“E’ stato un incubo”: Alessio Cragno racconta la sua brutta disavventura

Alessio Cragno ha raccontato il suo incubo: le parole del portiere del Monza sono fortissime, tutti senza parole

Una stagione, l’ultima, come di certo non si aspettava di vivere. Alessio Cragno, uno dei portieri più talentuosi che l’Italia abbia, è stato protagonista di un campionato davvero da cancellare. Arrivato a Monza – dal Cagliari retrocesso – per una nuova esperienza in Serie A, da titolare, si è ritrovato fin dalle prime gare in panchina, a far da vice a Di Gregorio. 

Alessio Cragno dramma
Alessio Cragno svela il suo dramma: parole forti (Instagram) – Controcalcio

Ed anche con l’avvicendamento in panchina, da Stroppa a Palladino, la situazione non è cambiata. Il portiere ha continuato a fungere da secondo alle spalle del compagno di squadra chiudendo la stagione con una sola presenza in campionato e tre in Coppa Italia. Davvero una miseria per lui che, nel frattempo, ha perso anche la possibilità della convocazione nell’Italia di Mancini.

E così, con l’arrivo del mercato estivo, non è un mistero che il portiere cerchi ora una nuova sistemazione. Addio a Monza ed alla Brianza e rilancio, all’alba dei 30 anni, magari nella Toscana terra natìa, tra l’Empoli – orfana di Vicario ceduta al Tottenham – e la Fiorentina a caccia di un portiere di livello.

Alessio Cragno, la confessione che lascia senza parole

Alessio Cragno, però, ha svelato anche il suo incubo più grande, che non è stato certo l’anno in panchina. Un problema che l’accompagna da sempre, la balbuzie. “Vado in diretta in tv e rilascio le interviste balbettando” ha ammesso nel suo messaggio. “Sono questo, pazienza” ha aggiunto, prima che svelasse ciò che probabilmente gli dà una forza inattesa, quella di essere un esempio.

Capita di trovarmi, di rientro negli spogliatoi, dei messaggi su Instagram di persone che hanno lo stesso mio problema e provano vergogna nell’approccio alle persone” ha rivelato l’estremo difensore, svelando anche come spesso gli scrivano addirittura i genitori dei ragazzi affetti da questo problema. “Mi ringraziano perché prendono coraggio nel vedermi sereno” ha poi aggiunto Cragno che ha svelato la situazione più tremenda che ha vissuto.

Alessio Cragno incubo
Alessio Cragno ha svelato il suo incubo (Instagram) – Controcalcio

Il mio incubo, il microfono, si è palesato a 16 anni, nella presentazione in piazza della squadra a Brescia. era la prima volta che avrei parlato al cospetto di tantissime persone ed ero il più piccolo. È stato tremendo – ha ammesso – perché la voce mentre parli la ascolti direttamente dalle casse“.

Una vera e propria ammissione da parte di Cragno che di certo ha dato coraggio a chi, come lui, soffre di questo disturbo, una disfluenza caratterizzata da ripetizioni, prolungamento di fonemi o di sillabe e da pause visibili e udibili che possono provocare anche fenomeni di derisione e bullismo. 

Gestione cookie