Kylian Mbappé adesso rischia grosso: l’attaccante francese è finito nella bufera per alcune sue dichiarazioni, il suo futuro è un’incognita
Kylian Mbappé continua ad essere protagonista sulle prime pagine dei giornali e sulle copertine delle tv di mezzo mondo. E non certo per il suo talento – peraltro immenso – quanto per le bizze di un campione, futuro Pallone d’Oro che a 24 anni assume comportamenti da star e primadonna che di certo lasciano spiazzati.
La questione del suo contratto è ormai diventata di dominio pubblico, un vero e proprio intrigo internazionale. In scadenza nel 2024, peraltro con un contratto che più faraonico non si può, ha già spiegato di non voler rinnovare l’accordo. Una situazione che ha mandato su tutte le furie il patron del club, Nasser Al Khelaifi, tanto da lanciarsi in un vero e proprio annuncio pubblico non più tardi di qualche giorno fa.
“È chiara la mia posizione, vogliamo che resti ma deve firmare un nuovo accordo perché non possiamo lasciar partire a parametro zero uno dei migliori giocatori del mondo“, le parole del patron che ha spiegato come sarà cessione in estate in caso di mancato rinnovo.
Mbappé, che bufera: le sue parole scatenano i compagni
Il talento francese nelle ultime ore ci è ricascato. Ha spiegato come difficilmente potrà vincere il Pallone d’Oro continuando a giocare in Ligue 1 e nel PSG (“stare al Paris Saint Germain non aiuta” le sue parole) per poi rincarare la dose, mostrando una bella dose di presunzione.
“Non è importante con chi gioco e non è importante la maglia nemmeno dove gioco; io voglio vincere ed in questi anni ho fatto sempre meglio di tutti” ha spiegato l’attaccante francese, mostrando una bella dote di presunzione. Parole bollenti che, naturalmente, hanno creato il caos nello spogliatoio già una polveriera.
“Perché non se ne va” avrebbe tuonato Nasser Al-Khelaifi nei confronti del suo attaccante, ormai sempre più avviato verso comportamenti da stellina viziata. Il patron avrebbe poi rincarato la dose sottolineando la “mancanza di rispetto nei confronti di tutto il club, a partire dai compagni di squadra fino allo staff“.
Le sue parole hanno naturalmente scatenato una rivolta nei confronti dell’attaccante. “Questo è un insulto a tutto il club” avrebbero scritto alcuni calciatori – sei per la precisione, tra cui anche due neoacquisti – direttamente al patron. Insomma, non proprio la migliore delle soluzioni per Luis Enrique, appena insediatosi sulla panchina dei parigini al posto di Galtier.