Gol a grappoli, dal mate alla passione per i tatuaggi: alla scoperta di Valentin Castellanos, il nuovo acquisto della Lazio
Maurizio Sarri ha il vice Immobile tanto richiesto. Si tratta di Valentin Castellanos, bomber argentino classe ’98 che arriva in biancoceleste a titolo definitivo in cambio di 15 milioni di euro. Nell’ultima stagione al Girona, ne LaLiga, il cartellino del centravanti è di proprietà dei New York City, club del gruppo di cui fa parte anche il Manchester City.
Classe ’98, è proprio con la maglia del Girone nell’ultimo campionato che si è conquistato una popolarità clamorosa; lo scorso aprile, infatti, nella sfida contro il Real Madrid è stato autentico protagonista. Un poker segnato ai Campioni d’Europa e del Mondo in carica, una notte da ricordare e da raccontare a figli e nipoti un giorno.
D’altronde, prima di lui, solo in otto erano riusciti in questa sorta di impresa, l’ultimo in campionato Echevarría nel 1947. Poker a parte, sono 13 i gol totali realizzati in Liga in 35 presenze, per una media di una rete ogni 202′. Davvero niente male per un calciatore alla prima esperienza in Europa ed in un campionato difficile e competitivo come lo è la Liga.
Valentin Castellanos, i gol a grappoli, la passione per i tatuaggi
Valentin Castellanos è nato a Mendoza 24 anni fa; classe ’98, nonostante sia argentino, non ha mai giocato nella Primera Division; nell’Universidad de Chile il suo debutto da calciatore professionista, poi il Torque in Uruguay prima di sbarcare in Mls, con la maglia dei New York City.
Sono 59 le marcature in quattro stagioni nel torneo statunitense che vince con la sua squadra da protagonista assoluto; e nel 2021 arriva anche la convocazione nella Nazionale argentina U23. La sua aspirazione è raggiungere naturalmente la convocazione nelle selezione maggiore e magari può provare a convincere il CT Scaloni conquistando minuti nella Lazio nella prossima stagione e segnando quanti più gol possibile. Un risultato ampiamente alla sua portata, considerato come abbia fin qui all’attivo 78 reti in 202 gare, con 28 assist a corredo, segnale evidente di come sia anche uomo squadra, capace di agire come centroboa.
Da argentino purosangue qual è, ha naturalmente una passione per il mate, la classica bevanda dei sudamericani. È un fan dei tatuaggi; ne ha davvero tantissimi, a partire da quello con il significato del nome della sua mamma, Marilu, fino alla frase “la mia famiglia è tutto“, decisamente indicativo sul suo attaccamento ai valori familiari.
Grande attaccamento anche alla patria; “Giuriamo di morire con gloria” l’altra frase tatuata, presa direttamente dal testo dell’inno nazionale argentino. Ed uno dei tatuaggi che ha è anche un orologio con l’orario indicante l’esordio con la divisa dell’Universida de Chile nella Primera Division.