La Serie A ed il calcio italiano cambia radicalmente: arriva l’annuncio del presidente Federale Gravina, ecco cosa accadrà
Il calcio italiano cambia. In costante evoluzione, con sempre nuove soluzioni anche per attrarre gli investitori stranieri, il football in Italia prova quantomeno a riallinearsi con i grandi campionati europei. D’altronde abbiamo visto proprio in questi giorni come il calcio italiano viva un momento davvero complesso, con le difficoltà per le assegnazioni dei diritti tv per i prossimi anni della Serie A che rispecchiano al meglio lo status del calcio italiano.
La Serie A è naturalmente la punta dell’iceberg, anche perché non mancano certo i problemi nelle categorie inferiori. Tra questi sicuramente le difficoltà di moltissime società ad iscriversi ai campionati di appartenenza, tra debiti ed irregolarità finanziarie che rendono il tutto molto più complesso.
Anche in questa stagione, non sono mancati i problemi; Reggina e Lecco sono state escluse dal campionato cadetto ed ora i due club potrebbero appellarsi al Tar, con udienza il prossimo 2 agosto e fino al Consiglio di Stato, che slitterebbe tutto al 29 agosto prossimo, con evidente slittamento dell’inizio del campionato di B.
Un inizio in salita che ora non può essere più tollerato. Ecco perché già dalla prossima stagione cambierà tutto, come annunciato dal presidente della Federazione, Gabriele Gravina.
“Bisogna fare a breve qualcosa su ripescaggi e riammissioni“, ha sostenuto Gravina annunciando già una prima novità. “Dalla prossima stagione, saranno anticipati i termini di iscrizione ai campionati, con termine ultimo fissato nel 30 aprile e non più a maggio e giugno“.
Un primo modo di certo per accorciare tutti i tempi in caso di ricorsi che, ad oggi, scollinano ben oltre l’inizio della nuova stagione, con ripercussioni evidenti – come abbiamo visto – di partenza ritardata del torneo. “Pretenderemo un ferreo rispetto delle regole” ha poi aggiunto il presidente federale.
“Ogni anno riviviamo gli stessi fotogrammi e bisogna dire basta. In pochi vogliono coltivare la cultura della sconfitta ma il sistema si blocca totalmente ogni anno davanti alle riammissioni”. Insomma, un vero e proprio problema per quanto riguarda il calcio italiano, che costringe a mettere un tampone per evitare che accada ogni stagione. Ovviamente ciò vale anche per la Serie C, dobe la situazione, se possibile, è ancora peggiore.
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