La Juventus è finita di nuovo sotto la luce della magistratura: il club bianconero l’ha fatto di nuovo, ecco cos’è accaduto stavolta
La Juventus lo scorso campionato l’ha chiuso al settimo posto a causa della penalizzazione inflitta al club bianconero a causa delle plusvalenze illecite per “aggiustare” i bilanci. I bianconeri sono finiti a processo nell’ambito dell’Inchiesta Prima portata avanti dalla Procura di Torino e, tra intercettazioni e prove, si è avuta la certezza di come i bianconeri avessero orchestrato un vero e proprio sistema irregolare per mascherare le perdite a bilancio.
Conseguenze, per il club bianconero, che si sono ripercosse anche in Europa, con l’Uefa che ha deciso di squalificare per una sola stagione la società torinese dalle Coppe. Di certo sentenze – sia quella italiana che quella di Nyon – che potevano essere ben più aspre, ma tant’è.
I bianconeri hanno pagato il loro conto con la giustizia ed ora possono guardare al presente ed al futuro con rinnovato ottimismo, anche in virtù della decisione del consiglio di amministrazione di dimettersi in massa e della proprietà di aprire un nuovo ciclo con nuovi dirigenti.
Juventus, nuove intercettazioni: trema ancora il club
La Juve, però, è nuovamente finita nell’occhio del ciclone, e sempre per il caso delle plusvalenze fittizie. Già, ma cos’è successo? Il Secolo XIX, quotidiano genovese, ha pubblicato nuove intercettazioni dopo le perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza nella sede della Sampdoria.
“Già fatta una cosa analoga con Audero” si sente Cherubini, allora ds del club bianconero, rivolgersi all’agente Fifa Giampiero Pocetta. Intercettato anche Giovanni Manna, all’epoca dei fatti dirigente della formazione NextGen della Juve. “Lo abbiamo noi Vrioni, però abbiamo dovuto prenderlo perché era una plusvalenza“.
I magistrati di Genova stanno indagando per truffa, falso in bilancio e malversazione ai danni del club nel periodo della gestione Ferrero ed hanno aperto un filone autonomo di accertamenti con le intercettazioni ricevute dalla procura di Torino.
La Guardia di Finanza ha anche considerato come significativo un documento ritrovato nella sede della Juventus, nell’ufficio dell’allora presidente Andrea Agnelli in cui sono annotate le operazioni di mercato relative alla stagione 2019/2020 con i trasferimenti, il nome dei calciatori e due tipi di valore, “reale” e “scambio”, con quest’ultimo modificato. E parte dell’operazione riconducibile ad Audero è finita proprio in questa colonna. Insomma, sembra proprio che nuovi sviluppi vi possano essere a breve, con la situazione tutt’altro che archiviata.