“Mourinho ha bisogno di una sola cosa”: retroscena sul mercato della Roma

Dopo la prima di campionato in casa Roma, è tempo delle prime critiche a 360 gradi: il commento dello youtuber Daje Ale

Ampio spazio ai risultati delle due romane nell’esordio in campionato, nella diretta Youtube di Controcalcio, in cui abbiamo parlato dei passi falsi di Roma e Lazio. Solo un pari per i giallorossi con la Salernitana, anche peggio è andata ai biancocelesti, che hanno condotto a lungo in casa del Lecce, per poi subire un clamoroso ribaltone nel finale.

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Mourinho sotto attacco, ma le responsabilità non sono solo le sue (fonte: © ANSA) – Controcalcio.com

 

Mourinho e Sarri masticano subito amaro, c’è da lavorare per entrambi, per condurre un campionato all’altezza delle aspettative. La Lazio deve provare a confermarsi dopo l’ottimo secondo posto dello scorso campionato, la Roma invece deve necessariamente puntare a entrare in Champions League, cosa che non riesce ormai dal 2018. L’inizio non è stato però dei più promettenti.

Il pari all’Olimpico con la Salernitana ha dato buone indicazioni ed evidenziato delle criticità sullo stato di cose in casa giallorossa. Sul tema, si è rivelato particolarmente critico lo youtuber Daje Ale, tra gli ospiti della nostra diretta, che non le ha mandate a dire sulla gestione tecnica e del mercato del club.

Roma, così non va: Daje Ale affonda Mourinho e Tiago Pinto

La riflessione di Daje Ale si è incentrata su Mourinho ma anche sul mercato e su Tiago Pinto. Il duo portoghese ha diverse responsabilità e al momento attuale sembra difficile immaginare un salto in avanti deciso rispetto al recente passato.

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Lo youtuber Daje Ale molto critico sul modo di operare della Roma (screen shot da Youtube) – Controcalcio.com

“Nella partita di domenica mi sono accorto di una cosa che avevo già notato in passato – ha spiegato Daje Ale – Erano già due anni che conoscevo Mourinho a Roma, ma è sempre più chiaro che a lui devi dare i giocatori forti. Voi direte che tutti gli allenatori hanno bisogno di giocatori forti, ma a lui servono ancora di più. Quando lui ha Dybala, quando è entrato Sanches, quando è entrato Paredes, si vede subito che è un’altra cosa. Lui non lavora sul collettivo che esalta il singolo, lavora sul singolo che esalta il collettivo”.

Il segnale alla dirigenza è chiaro: un allenatore come lo Special One, se non è messo in condizione di operare con giocatori dall’alto tasso tecnico, fa fatica, e in questo i piani alti e Tiago Pinto dovrebbero cercare di accontentarlo il più possibile, per riportare la Roma ai vertici.

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