La Roma giocherà la sua prima trasferta in campionato con l’emergenza addosso, Mourinho ha perso un altro big per Verona.
Momento difficile per la Roma, già chiamata a una prova d’appello in campionato contro gli scaligeri, un avversario che sembra già in forma per quanto fatto vedere sia in Coppa Italia nonché nell’ultima sfida di campionato.
Josè Mourinho ha iniziato la stagione così come l’aveva finita: con uno stato di emergenza sempre abbastanza corposo. La Roma non riesce mai ad avere tutti gli effettivi a disposizione, soprattutto questo inizio di campionato sta diventando un po’ scocciante per il tecnico portoghese.
Intanto, in attacco non ha Abraham, e per recuperarlo ci vorrà almeno l’inizio dell’anno nuovo, nella migliore delle ipotesi. I problemi però si spostano anche in altri reparti, ci sono dei big che danno forfait come in questo ultimo caso.
Manca un big a Verona, il rammarico della Roma
La partita del “Bentegodi” non sarà delle più semplici. Il Verona ha dimostrato di avere gamba e fisicità, il nuovo mister Marco Baroni ha già dato una quadratura alla squadra. La vittoria in Coppa Italia contro l’Ascoli in casa e il blitz esterno di Empoli permettono ai gialloblù di arrivare in salute all’appuntamento di domani sera, cosa che non può essere detta della Roma. Che, al di là del pari di domenica scorsa, ha rimediato anche un infortunio: Renato Sanches non giocherà Verona-Roma.
Il centrocampista portoghese si è fermato a metà dell’allenamento, per lui si tratta di un affaticamento muscolare. Nulla di grave, considerando come abbia iniziato in Italia un nuovo metodo di preparazione, ma non sarà del match, restringendo così la coperta per quanto riguarda il tecnico in mezzo al campo. I titolari saranno Cristante e Aouar, buone le chance anche per Paredes di aumentare il suo minutaggio e dare un maggiore ordine in mezzo al campo.
Renato Sanches ko per la Roma, il primo infortunio a Trigoria sembra quasi dare ragione a chi ha criticato l’acquisto dell’ex Psg, non proprio un fulmine di guerra per quanto riguarda continuità e presenze in campo. Mourinho conosce il suo connazionale, sa quanto potrà dare in campo e lo aspetterà, ben sapendo come la stagione sia comunque molto lunga. Nel frattempo, chissà che il mercato non possa regalare altri colpi ai giallorossi, dando così modo al tecnico di poter avere la panchina lunga tanto desiderata per affrontare tre competizioni.