Il lungo addio di Leonardo Bonucci alla Juventus si è finalmente consumato, tra le polemiche finisce anche Massimiliano Allegri
Quello tra Bonucci e la Juventus era un rapporto che si era di fatto già concluso all’inizio di luglio, con la decisione di escludere l’ex capitano dal progetto tecnico. La parola fine definitiva è arrivata con il passaggio all’Union Berlino. Dal club tedesco, il difensore ricomincerà, giocando quella che dovrebbe essere la sua ultima annata da giocatore professionista e tentando di guadagnarsi la fiducia di Spalletti per essere convocato in Nazionale in vista di Euro 2024.
Un epilogo inevitabile e che alla fine accontenta tutti. Il giocatore avrà la possibilità di mettersi in mostra sul palcoscenico della Champions League, con, a proposito, già un incrocio con il suo passato ‘italiano’ sulla sua strada, sfidando il Napoli campione d’Italia, protagonista di tanti duelli accesi nel corso degli anni. Il club mette una pietra definitiva sul suo passato recente, risparmia un ingaggio pesante e può guardare al futuro.
Gli strascichi polemici ci sono certamente. Nell’ambiente bianconero, il tifo si divide più o meno a metà tra chi avrebbe immaginato un finale diverso e pensa che forse sarebbe stato più giusto concederlo a un giocatore da circa 500 presenze in 12 stagioni con 8 scudetti vinti e 17 trofei complessivi, e chi invece lo saluta senza rimpianti, anzi sottolineando come da tempo non fosse più un giocatore importante e che anche al suo massimo livello venisse dietro altri pilastri della squadra.
Polemica che finisce per coinvolgere anche Massimiliano Allegri, che ha avuto larga parte in questo tipo di finale, come spiegato da lui stesso quando ha ammesso che la decisione era stata comunicata a Bonucci già dallo scorso febbraio.
Del ruolo di Allegri nella vicenda, ma a 360 gradi anche nell’ambiente juventino, ha parlato a ‘Radio Radio’ il giornalista Mario Mattioli, che ha preso le difese di Bonucci e manifestato le sue perplessità sulla centralità dell’allenatore in questo particolare momento storico. “Tutto questo è la prova della forza contrattuale di Allegri – ha dichiarato – All’interno dell’area sportiva bianconera, ha un potere che non ha nessuno. Ha cancellato dal roster uno come Bonucci, che è stato alla Juventus per 12 anni ed era anche il capitano. E’ stato un comportamento sconcertante, per me non si può comportarsi così con un dipendente”.
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