Juve-Bologna, pubblicato l’audio del Var: la frase che sorprende tutti

Juve-Bologna, è stato pubblicato l’audio del Var relativo al rigore non concesso su Ndoye per fallo di Iling-Junior

Il caso più clamoroso della seconda giornata di Serie A è stato certamente il mancato rigore concesso al Bologna per il fallo di Iling-Junior su Ndoye. I moviolisti di tv e giornali si sono scatenati, unanimi però nel riconoscere la topica clamorosa dell’arbitro Di Bello e di Fourneau, il fischietto presente al Var.

Juve-Bologna dialogo Var
Un arbitro consulta il Var (Ansa Foto) – Controcalcio

D’altronde, a pochi passi dalla linea di porta, l’attaccante del Bologna è stato falciato in pieno dall’inglese della Juve per un rigore netto non concesso che, probabilmente, ha cambiato le sorti della gara, poi terminata sull’1-1 (il Bologna vinceva 1-0 in quell’istante).

Un gravissimo errore, soprattutto perché arrivato in epoca Var dove non dovrebbero esserne commessi, con la tecnologia chiamata ad intervenire proprio per correggere questo tipo di valutazioni erronee sul campo. Una situazione, come detto, che ha fatto gridare allo scandalo ed indignato il Bologna intero, che di fatto si è sentito defraudato da quanto accaduto.

Juve-Bologna, l’audio del Var: scoperto tutto

In questo mare di tempesta, proprio come il basso Tirreno in questi ultimi giorni di agosto, l’Aia non ha potuto far altro che rendere noto l’audio del Var relativo proprio all’episodio incriminato. Un segnale di trasparenza che va nell’ottica proprio del nuovo corso varato dalla Federazione arbitrale in questa stagione, per una sorta di step successivo che vuole rendere il calcio sempre più trasparente anche agli occhi dei tifosi.

Juve-Bologna Var
Samuel Iling-Junior e Ndoye nell’azione incriminata (Ansa Foto) – Controcalcio

 

Forneau, alla visione delle prime immagini, esclama subito “Possibile rigore“, a voler catalizzare l’attenzione sull’episodio, meritevole certamente di più attenzione. Tant’è che il fischietto chiede ai tecnici nuove angolazioni per visionare al meglio l’intervento.

No, sta fermo, guarda” poi però esclama, quasi a voler indicare una situazione che lasci pensare come non sia fallo. Nasca, l’Avar di turno, di tutta risposta aggiunge un “Per me no per poi liquidare il tutto con un check completato.

Sull’accaduto è intervenuto anche il capo dei designatori Rocchi che è andato giù duro. “Il check è stato superficiale, c’è stato un errore di valutazione. Non va bene mettere in croce Di Bello che è un top della categoria. Siamo dispiaciuti quando sbagliamo ma ci saranno altri errori perché non siamo infallibili. Non deve passare questo messaggio” ha poi aggiunto. Rocchi ha poi ammesso come darà qualche turno di stop a Di Bello “per questioni disciplinari e comportamentali” ma senza sospenderlo perché non lo fa per questioni tecniche.

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