“Basta alibi”, Asso di Roma non ci sta: cosa ha detto a Controcalcio

Asso di Roma sul momento delicato dei giallorossi di Mourinho: le dichiarazioni nella live di Controcalcio chiedono una inversione di tendenza

Dopo un avvio di stagione così complicato per la Roma, molto più di quanto chiunque avrebbe previsto, con soltanto un punto in tre partite, era inevitabile che si addensassero le prime nubi sui giallorossi e che il rendimento degli uomini di Mourinho finisse nell’occhio del ciclone. Una partenza ad handicap, per i capitolini, con già tanto terreno da recuperare se si intende puntare alla zona Champions.

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Asso di Roma nel corso della live di Controcalcio su Youtube (screen shot) – Controcalcio.com

 

Ne abbiamo parlato diffusamente nel corso della live di Controcalcio sul nostro canale Youtube, con il parere dei nostri ospiti e opinionisti, tra cui lo youtuber Asso di Roma. Che non ha usato giri di parole per definire il momento delicato della Lupa. E pur richiamando tutti alla necessaria attesa, con tutto il tempo per sistemare le cose, ha criticato duramente l’operato della squadra e di Mourinho, per uno score fin qui assai deludente, che non può essere giustificato dalle criticità legate al mercato e agli infortuni.

Asso di Roma a gamba tesa: “Non servono Dybala e Lukaku per vincere contro certi avversari, bisogna giocare a calcio”

In particolare, l’assenza di Dybala e Lukaku, l’argentino fin qui a mezzo servizio e il belga appena arrivato senza la possibilità di incidere più di tanto, è una argomentazione che non convince Asso. Secondo il quale occorrerebbe vedere in campo una Roma molto diversa.

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José Mourinho, gli addetti ai lavori e i tifosi contro il portoghese (fonte: © ANSA) – Controcalcio.com

 

“Per vincere contro Salernitana e Verona, non hai bisogno di Dybala e Lukaku, già così come sei adesso sei due volte superiore a questo tipo di squadre”, ha spiegato. “Su questo sono intransigente, è una cosa che mi fa inc…re. Non si può trovare un alibi sempre a tutto, a calcio ci devi giocare e hai gli uomini per farlo, non è che non hai proprio nessuno”. L’atteggiamento troppo rinunciatario e sparagnino della Roma targata Special One, insomma, deve cambiare: “Non puoi sempre metterti dietro e sperare che qualcuno, in qualche modo, risolva la partita. Giocando a pallone devi arrivare al risultato e non aggrapparsi sempre alle individualità. Mentalità, ferocia e cattiveria agonistica lo scorso anno avevano mascherato la mancanza di meccanismi di gioco efficaci. Tutto questo non può mancare come principio di base, c’è qualcosa che non va allora e bisogna rimboccarsi le maniche”.

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