Gabriel Omar Batistuta è sempre molto amato in Italia, ma il suo ritorno sta spiazzando decisamente i tifosi della Fiorentina e non solo.
Il bomber Batistuta è stato uno dei protagonisti in Serie A per un decennio, segnando valanghe di gol con la sua Fiorentina e vincendo uno scudetto con la Roma. L’argentino tornerebbe in Italia con una missione che divide in due il pubblico.
Il capitano di mille battaglie, l’uomo dal gol sempre pesante. Firenze è stata la patria di Gabriel Omar Batistuta, lo ha reso cittadino onorario e ne sogna ancora un suo ritorno. Non in campo, anche perché le gambe dell’attaccante sono state molto martoriate nel corso degli anni, tanto che dopo il ritiro ha avuto ancora qualche problema fisico.
Non manca però l’affetto verso il centravanti, che ha ricevuto una proposta abbastanza allettante. Anzi, talmente insolita che è riuscita a dividere in due la tifoseria viola, da sempre al fianco dell’ex cannoniere argentino.
Batistuta in campo ma con giacca e cravatta
La discesa in campo è ormai un termine quasi abusato, ma che riporta a ben altri terreni di gioco. Questo termine era stato coniato dal compianto Paolo Valenti negli anni Ottanta quando lo storico conduttore di 90° minuto si candidò in un collegio con la Democrazia Cristiana. Non ottenne il seggio e rientrò alla conduzione del programma, ma da allora ogni volta che si parla del connubio politico ecco spuntare questa frase, ora applicabile per l’ex attaccante. Batistuta candidato sindaco a Firenze, questa è l’ultima pazza idea che sta emergendo nelle scorse ore.
Una bufera sui social che attraversa svariati campi, da quello sportivo a quello prettamente politico e con i tifosi che sono su due fronti. Da una parte la grande riconoscenza verso il bomber, convinti che possa aiutare una terra da sempre amata. Dall’altra, in molti si chiedono che tipo di conoscenza politica abbia Batistuta (e anche dei problemi di Firenze) considerando come allo stato attuale sia un cittadino argentino (e solo onorario della città).
Batistuta leader col centro destra è una opzione che sta emergendo, anche se con la cittadinanza argentina non sarebbe comunque candidabile. L’idea però sta maturando, il candidato di superamento potrebbe spuntarla su tanti altri, resteranno da capire i margini per questa intesa. E, guardando agli ex calciatori, non sarebbe né il primo e né l’ultimo a giocare in prima persona sul fronte politico: basti pensare a Damiano Tommasi, sindaco di Verona in quota centro sinistra, e a George Weah, governatore della Liberia.