Fabio Cannavaro diventa ct: allenerà una big d’Europa

Fabio Cannavaro a cinquant’anni potrebbe farsi un grande regalo di compleanno, prendendo le redini di una panchina importante in Europa.

Cannavaro come nuovo commissario tecnico, è questa una pista da tenere in considerazione, già in passato c’erano stati dei contatti con la federazione e potrebbe esser giunta l’occasione d’oro per l’ex Pallone d’Oro.

Il grande momento sembra essere pronto, può diventare ct e portare con sé anche quanto maturato con le esperienze dall’altra parte del mondo come allenatore. Fabio Cannavaro è spesso al centro dell’attenzione, ha sminuito quanti gli avevano attribuito la scarsa esperienza in panchina, ricordando i suoi trascorsi in Cina e in Medioriente.

Ora può tornare in corsa, Cannavaro ct della Nazionale sarebbe un colpo importante per rilanciare una selezione europea in grandi crisi, e che vorrà senza dubbio fare meglio sin dai prossimi appuntamenti previsti per ottobre.

Cannavaro ct, è già in pole

L’ex difensore di Parma, Juve e Real ha così pronta una soluzione importante, già rimpianta per altro qualche mese fa quando c’era stato già un contatto tra le parti. Ha rischiato di essere ct proprio a ridosso dei mondiali e poteva vivere l’esperienza in Qatar rispetto al flop maturato con il Benevento. Sliding doors non troppo fortunata, ma ora si riapre un’occasione importante per emergere da tecnico: Cannavaro ct della Polonia, c’è il ritorno di fiamma.

La nazionale ha esonerato Fernando Santos, i risultati del coach portoghese hanno spinto la federazione a un cambio di guardia. Non l’unico negli ultimi periodi, ma di certo la Polonia vorrà trovare un tecnico che abbia motivazioni, al di là di ogni nome, e con una conoscenza dei calciatori basilare. Considerando come in Italia giocano quasi la metà dei titolari della nazionale, ecco allora che il nome di Cannavaro può essere spendibile. I vari Zielinski, Milik, Szczesny e altri ancora spingono verso una figura molto rappresentativa.

Avrebbe anche una sorta di beneplacito anche dall’ex presidente della federazione, e ora vicepresidente Uefa, Zibi Boniek. Che lo aveva cercato due anni fa, non se ne fece nulla e quello fu probabilmente un rimpianto reciproco, considerando il risultato non troppo brillante della Polonia al mondiale. Una nazionale lontana dai fasti del passato, ma troppo brutta per continuare con questo passo considerando come – tra i singoli – ci siano top player di caratura internazionale. Che accoglierebbero ben volentieri chi ha vinto un mondiale da protagonista.