Fabio Grosso è il nuovo allenatore del Lione, scalzando Rino Gattuso quasi a sorpresa e con retroscena che fanno discutere.
Una sorta di staffetta tra Gattuso e Grosso, il primo solamente dal punto di vista virtuale come nuovo tecnico del Lione, il secondo invece a prenderne materialmente possesso della panchina, dopo un inizio horror per i francesi.
Laurent Blanc è già un ricordo per i tifosi francesi, la staffetta italiana è ciò che più è entrata in trend topic. Un’altra storia di calcio quasi dai toni assurdi per Rino Gattuso, che sembrava sul punto di poter firmare con il Lione, ma è stato beffato sul fotofinish.
Toccherà a Fabio Grosso tentare la risalita con i francesi, dopo aver già giocato in Francia per due stagioni una quindicina d’anni fa. Non è solamente il fatto di conoscere l’ambiente ad aver orientato la dirigenza verso questa scelta, emergono particolari importanti.
Il tecnico italiano che si era avvicinato alla panchina dell’Olimpique era pronto già per firmare. Dopo le esperienze contrastanti in Italia con Milan e Napoli (senza dimenticare il mordi e fuggi a Firenze) e all’estero con il Valencia cercava una buona piazza, per praticare un calcio senza assilli e crescendo insieme al gruppo. Tutto pronto o quasi, perché la dirigenza era di diverso parere: il Lione non gradiva Jorge Mendes. Non è la prima volta che il procuratore di Gattuso diventa quasi un ostacolo, come sottolineano i media francesi questa è una delle motivazioni per il cambio di idee nei giorni scorsi.
Inoltre, la dirigenza non voleva un sergente di ferro in panchina: meglio prendere un allenatore di diverso impatto in panchina, seppur con minore esperienza. Fabio Grosso ha vinto il campionato con il Frosinone e spiazzò tutti dopo la promozione, volendo dare l’addio ai gialloblù anche a costo di restare disoccupato. C’erano stati dei contatti con la Sampdoria e con altri club, ma attendeva un’offerta giusta, che ora ricade in pieno nelle ambizioni del tecnico.
Grosso col Lione vorrà aumentare la sua esperienza in panchina, l’ambiente francese lo ha già accolto al meglio. Resta forse il rimpianto di aver “scalzato” involontariamente un suo ex compagno di Nazionale, la rivelazione e il motore di quella Italia del 2006 si sono trovati in una sorta di sliding doors francese. In questo caso, a spuntarla è stata l’arma in più usata da Marcello Lippi al mondiale.
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