Lazio in crisi di risultati e senza top player per i prossimi impegni, un incubo per Maurizio Sarri che dovrà riordinare le idee.
Una partenza frenata per la Lazio, che ha avuto la sua unica serata di gloria a Napoli e in Champions League è stata salvata dal gol di un portiere. Non proprio il massimo per i tifosi, che vedranno una formazione necessariamente diversa.
Ritrovare i risultati è il primo passo per capire che tipo di stagione sarà questa per i biancocelesti, le difficoltà della Lazio sono abbastanza evidenti in questo primo mese abbondante di partite. Il ritiro voluto dalla società è una mossa anche per cercare di fare gruppo, non è facile per tutto l’ambiente cercare di risollevarsi.
La squadra è cambiata, i nuovi acquisti sembrano avere bisogno di ulteriore amalgama. I problemi per Sarri però arrivano direttamente dalla vecchia guardia, mancheranno ben tre elementi nella partita contro il Torino, il loro recupero appare molto difficile in maniera last minute.
La partita di domani sera alle 20.45 porterà così a delle necessarie modifiche, il pareggio contro il Monza va dimenticato quanto prima e il secondo impegno di fila in casa dovrà essere giocato con bel altro animo. All’Olimpico arriverà il Torino, che ha fermato la Roma ed è una squadra che mostra progressi interessanti, sta ora a Sarri trovare le contromisure. Perché mancheranno dagli undici titolari gente come Romagnoli, Zaccagni e Patric, affaticati e non troppo in forma dunque.
Gli accertamenti hanno rilevato quindi tutto ciò, sono giocatori a cui Sarri difficilmente rinuncia ma dovrà fare di necessità virtù. Soprattutto per la retroguardia, il tecnico sarà costretto a una sorta di rivoluzione, considerando come l’ultima volta in cui cambiò l’assetto difensivo – per costrizione – prese ben quattro gol da Giovanni Simeone due stagioni fa in un Verona-Lazio. Precedente che non incoraggia, giocherà la coppia Gila-Casale e il tecnico spera di poter contare sull’apporto di tutto il reparto per scongiurare i danni.
Diversa la situazione lì davanti, l’attaccante italiano non sarebbe stato comunque rischiato, considerando come mordono il freno gente come Isaksen e il sempre verde Pedro. Sarri potrebbe affidarsi a quest’ultimo come suo storico fedelissimo, anche se crescono le quotazioni della concorrenza. Sarà una gara quasi da dentro fuori, quattro punti in cinque gare non è una partenza ideale e aggravare questa situazione porterebbe ulteriori problemi.
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