Simone Inzaghi non dà nulla per scontato, contro il Benfica ha pronta un’Inter molto variabile per conquistare i tre punti.
Sarà una sorpresa l’Inter di Inzaghi, in questa stagione il tecnico ha fatto già capire come ci sarà molta versatilità in campo. Partendo proprio dal match di Champions, staserà l’appuntamento è da non fallire davanti al proprio pubblico.
Conquistare i tre punti è già necessario, per molti la gara contro il Benfica rappresenta quasi una sorta di spareggio nel girone. Si conta anche sui buoni precedenti contro le squadre portoghesi, ma non bisognerà dare nulla per scontato proprio perché in Europa è facile scivolare.
Simone Inzaghi sa bene come questa sfida è fondamentale per il cammino stagionale. Proprio per questo non vorrà sbagliare nulla, mettendo in campo l’Inter con qualche novità, senza dare punti di riferimenti agli avversari in campo.
Inter snodabile, l’idea di Inzaghi
I dubbi sulla formazione rimangono, ma ci sono più possibilità per quanto riguarda gli interpreti. Con una sorta di dorsale che inizierà dal primo minuto oppure a gara in corso. Sulla zona sinistra Inzaghi ha risparmiato i titolari a Salerno, e in Champions League rimanderà in campo dal primo minuto Bastoni e Dimarco. Ben diversa la situazione sull’altro lato, tutto dipenderà un po’ dal posizionamento in campo di Dumfries e Darmian, per un ballottaggio anomalo.
Infatti, il mister nerazzurro ha ancora qualche dubbio, incerto se partire a razzo o in maniera più contenuta già dal primo minuto. L’inserimento dell’olandese dall’inizio porterebbe Darmian in mezzo alla difesa, occupando il ruolo di stopper destro e costringendo Pavard alla panchina. L’ex Bayern ha comunque convinto Inzaghi, che però potrebbe riproporlo in Champions dall’inizio solo se sarà l’olandese andrà in panchina, lasciando quindi sulla destra spazio a Darmian, che ha riposato sabato e garantisce comunque sostanza sulla fascia.
Una sorta di tranello da preparare al Benfica, a meno di necessità questo sarà un dubbio da risolvere praticamente in maniera last minute. È questione anche di identità in campo, proprio perché l’atteggiamento dei lusitani a San Siro sarà arrembante e bisognerà capire che tipo di atteggiamento usare. Andare subito al massimo sarebbe utile per mettersi al riparo dopo, ma col rischio di arrivare quasi con la lingua di fuori nel finale. Essere attendisti nel primo tempo, invece, potrebbe portare a dover compiere rimonte nella ripresa. Un dubbio cruciale, la Champions League si gioca anche su questi dettagli in campo.