Vigilia interessante al derby di Torino, l’attesa per la Juventus di Max Allegri è dirottata su un undici titolare a sorpresa.
Il mister è determinato, la Juventus potrebbe approfittare di qualche problema del Torino schierando una formazione del tutto imprevista, nel modulo nonché nella sua applicazione tattica. I bianconeri contano in una prestazione importante, supportati dal pubblico.
Il derby di Torino è un grande classico autunnale, arrivato proprio nel momento che più gradiscono i tifosi della Juventus. Ovvero con l’andata da giocare in casa (evitando al ritorno un viaggio di aereo o pullman eccessivo) e con una pausa delle nazionali che potrà rigenerare al meglio quanti non saranno convocati.
La Juve di Allegri del resto ha abituato a tante sorprese di formazione, non mancherà l’occasione anche in questo caso. Dal cambio modulo a quello degli interpreti, i bianconeri metteranno in campo una squadra molto fisica per contrastare il gruppo di Juric.
La grande differenza sta proprio nell’atteggiamento tattico, un dubbio sarà sullo schieramento degli uomini. Non è un caso come potrebbe essere abbandonato il 3-5-2, che ai tifosi già non piaceva dai tempi di Conte, figuriamoci ora con una squadra tecnicamente molto più povera rispetto a dieci anni fa. Del resto, però, farà discutere anche la nuova impostazione del tecnico, orientato su un 4-4-2 ma con esterni molto bloccati e un Vlahovic da rilanciare.
L’idea di collocare Weah terzino non è improbabile, ma potrebbe anche essere Kostic il sacrificato sulla sinistra a un ruolo prettamente più difensivo. Mancando Alex Sandro e De Sciglio, la soluzione sarebbe inserire Danilo a destra e Cambiaso a sinistra con Gatti e Bremer per un reparto a quattro più lineare, altrimenti ci sarebbe bisogno di un esterno pronto a coprire partendo direttamente da dietro.
Non il massimo quindi nemmeno per Vlahovic, che attende cross per staccare di testa e con un centrocampo quasi da ridisegnare. In base alla difesa, ci sarà il centrocampo a quattro uomini con due centrali sicuri (Rabiot e Locatelli), un probabile McKennie sull’esterno per la gioia di suo papà e uno tra Weah e Kostic sulla fascia, senza dimenticare una probabile opzione Iling Junior. L’attacco con Chiesa e Vlahovic avrà compiti più diversi, al centravanti serbo sarà chiesto quindi un maggior lavoro di pressing sui centrali granata, che molto probabilmente si attaccheranno a zona solo su di lui. La Juve camaleontica però potrebbe spuntarla senza dare punti di riferimenti tattici.
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