È arrivato al Milan la scorsa estate, eppure risulta ancora un mistero. C’è lo zampino di Lionel Messi sul futuro del talento rossonero
Il Milan ha effettuato una campagna acquisti piuttosto importante la scorsa estate. È merito, in senso quantomeno economico, di Sandro Tonali che è stato ceduto al Newcastle per un cifra di circa 70 milioni di euro e che poi ha finanziato il calciomercato in entrata.
Nella fase più calda di agosto, tra i vari Pulisic, Reijnders e Chukwueze, un affare è passato un po’ in secondo piano e sul campo ancora non si è praticamente mai visto. Stiamo parlando di Marco Pellegrino, difensore centrale dalle indubbie qualità, ma che deve anche battere una concorrenza piuttosto volta e che Stefano Pioli non ha ancora inserito nelle sue rotazioni. Deve fare i conti con Tomori e Thiaw, al momento la coppia che si completa meglio, quella più affidabile e destinata a occupare quelle posizioni per diversi anni. E poi ci sono anche Kalulu e Kjaer. Insomma, non è un’impresa facile per l’argentino superare i suoi pari ruolo e imporsi fin da subito in un club che ha grandi ambizioni in Serie A e in Champions League. Di fatti, è la quinta scelta e, per il momento, è ancora fermo a zero minuti giocati in stagione. Un mistero, in un certo senso, perché comunque i tifosi lo aspettano con grande attesa e continuano ad avere fiducia in lui.
Il Milan non lo fa giocare, l’Argentina convoca comunque Pellegrino
Si tratta di sgomitare, farsi notare in allenamento e poi sfruttare la chance che sicuramente, prima o poi, gli verrà data. Pellegrino, però, nelle ultime ore, ha avuto anche una soddisfazione non da poco.
Lionel Scaloni, infatti, l’ha convocato nella nazionale argentina. Per il classe 2002, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2028 con il Milan, è già un traguardo importante in attesa di esplodere anche con il suo nuovo club. Di fatto, secondo quanto rivela ‘Tuttosport’, si tratta anche di una scelta strategica. In questo modo, Messi e compagni sono sicuri di aver prenotato Pellegrino per il futuro, visto che su di lui pesava l’incognita della doppia nazionalità. La scelta così cadrà senza ulteriori indugi sull’Argentina che ha bisogno di interpreti con le sue caratteristiche in quel ruolo. Ricordiamo che la dirigenza rossonera l’ha prelevato dal Platense e che la sua formazione è stata fortemente condizionato dallo stile albiceleste. Ora si tratta solo di crescere e aspettare, perché il suo destino pare sempre più indirizzato al successo.