Omofobia, il campionato fa marcia indietro: i tifosi restano stupiti

L’ultima decisione presa dalla federazione fa rimanere quasi sotto shock i tifosi, la lotta all’omofobia è al momento accantonata.

Una scelta che fa discutere, c’è un annuncio da parte della federazione che ha tutto il sapore di un congelamento per i temi sociali. Non certo da passare in secondo piano, anche dopo quanto accaduto in tempi recenti.

Omofobia in campionato
La lotta all’omofobia stoppata in campionato (ansa foto) – controcalcio.com

Il campionato proseguirà nei prossimi giorni, le gare sono già in cartello ma la federazione ha pensato bene di creare una sorta di colpo di scena. La lotta all’omofobia è accantonata, incredibile ma vero e i tifosi stanno già inondato i social di commenti.

Una scelta che sembra difficile da poter comprendere. Nonostante le rassicurazioni, sembra questa una specie di sconfitta, come se si avesse davvero paura di affrontare certi argomenti. Nel 2023 magari un messaggio non basterà, ma rimandare non è davvero il massimo in questo momento mondiale così complicato.

Campionato, i numeri arcobaleno sono banditi

La decisione sta coinvolgendo così uno dei tornei più importanti d’Europa, le cui mosse in passato sono state spesso analizzate al millimetro. E con sempre grande attenzione intorno a temi sociali che – il più delle volte – sono partiti dalle squadre e senza andare troppo per le spicciole. La federazione però ha dato il suo parere, in Ligue 1 niente numeri arcobaleno. Il comunicato dell’organo calcistico francese non lascia dubbi, il ritiro dei numeri continuerà ma ci potrebbero essere nuove iniziative.

Campionato stop numeri arcobaleno
Messi e Mbappè nella scorsa stagione col Psg (ansa foto) – controcalcio.com

Una sorta di parziale dietro front, anche perché nei giorni scorsi in tanti hanno mostrato il loro rammarico e i media francesi, con vari editoriali, hanno calcato la mano. Era il Psg la squadra più convinta nell’utilizzare i numeri arcobaleno, per dare un forte messaggio sociale. E non tutti, però, nel team francese hanno apprezzato quanto fatto, Gueye si rifiutò di andare in campo con questo messaggio sociale. Incredibile ma vero, Gueye ora gioca in Inghilterra, mentre furono in tre a Tolosa a dire di no nel maggio scorso, quando il club giocava un match decisivo per la salvezza.

La LFP ha vietato questa simbologia di messaggio e, dopo il tanto clamore, solo recentemente si è espressa. Nel comunicato della federazione si spiega come la lotta all’omofobia non termina qui, ci saranno altre iniziative di forte sensibilizzazione già pensate. Con un messaggio congiunto, ha spiegato: “La Lega calcio professionista chiarisce che sono già in corso lavori per preparare le giornate dedicate alla lotta al razzismo nel prossimo marzo, così come alla lotta contro l’omofobia per maggio 2024. A metà novembre, inoltre, è previsto con le associazioni e i vari partner per preparare questi due incontri”.

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