Rafael Leao è ancora sulla bocca di tutti. Il portoghese è ancora molto criticato dopo le recenti prestazioni: “Non basta”
Il Milan ha grandi obiettivi in questa stagione dopo un calciomercato scoppiettante e che ha portato diversi interpreti di livelli agli ordini di Stefano Pioli.
Un po’ di tempo prima, i rossoneri avevano effettuato un altro colpo, ma era più che altro un mancato addio, puntando di fatto sulla permanenza dell’attaccante portoghese e assegnandogli la maglia numero 10. È stato il modo per responsabilizzare un calciatore dalle enormi qualità tecniche, ma che è sempre riuscito a esprimerle a intermittenza negli anni passati. In Serie A quest’anno è partito decisamente forte: in nove partite ha realizzato tre gol e quattro assist, riuscendo a partecipare alle reti dei suoi nel 44% dei casi. Se contro le ‘piccole’ del nostro campionato Leao è tendenzialmente devastante, contro le big va ancora un po’ a singhiozzo. Contro la Juventus è stato il più pericoloso, ma senza trovare giocate decisive e lo stesso si può dire nella brutta sconfitta contro l’Inter di alcune settimane fa. Gli elogi sono spesso schiacciati dalle accuse nei confronti dell’esterno offensivo ex Lille, perché da lui ci si aspetta sempre che faccia la differenza.
Sacchi di nuovo contro Rafael Leao
Nel partito dei detrattori, in un certo senso, dell’attaccante c’è Arrigo Sacchi. Il grande allenatore ex Milan non è totalmente soddisfatto dal contributo del numero 10.
Ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, ha detto senza mezzi termini: “Leao ha grandissime qualità, ma da sole non bastano. Non c’è continuità nel suo rendimento. O è decisivo, o non fa nulla. Siccome ha potenzialità incredibili, sarebbe un peccato se non riuscisse a dimostrarle”. L’attacco, quindi, è pesante, anche perché poi si interroga su cosa debba fare il Milan per tirar fuori il meglio dal suo top player: “Di certo Pioli cercherà di capire le ragioni di questa incostanza. Al Milan, oggi, sono contenti di quello che sta dando Leao? Se la risposta è sì, allora non c’è proprio niente da correggere. Se la risposta è no, come penso, bisogna intervenire“. E stasera, nel big match contro il PSG, decisivo per il percorso dei meneghini in Champions League, il portoghese è chiamato a una risposta diretta. Sarà lui a doversi caricare sulle spalle il peso della squadra e trascinarla a una vittoria che sarebbe decisiva per il passaggio del turno, altrimenti le critiche potranno solo aumentare.