Mourinho tirato in causa in diretta e attaccato per il lavoro svolto con la Roma: per il direttore sportivo la squadra giallorossa non esprime nulla ma il portoghese sarebbe strapagato.
José Mourinho è stato tirato dentro a un discorso sul calcio italiano e sulle Big di Serie A e il suo operato con la Roma è stato nettamente criticato. Il motivo? Secondo il direttore sportivo il gruppo giallorosso non esprimerebbe nulla ma il tecnico sarebbe al tempo stesso strapagato. Oltre che sostenuto dall’ambiente. Ecco le dichiarazioni complete.
A parlare di José Mourinho, in diretta a ‘TVPlay’, è stato il direttore sportivo tra le altre anche di Genoa e Palermo Pietro Lo Monaco. In realtà il suo discorso è partito da più lontano. Precisamente dall’operato di Stefano Pioli al Milan, operato che il ds ha voluto elogiare. E da qui è arrivata la dira critica al portoghese.
Secondo Lo Monaco, infatti, chi critica Stefano Pioli non si renderebbe conto di quanto starebbe svolgendo a Roma nel contempo José Mourinho. La sua squadra non esprimerebbe un buon calcio e lui sarebbe, in qualità di allenatore, anche strapagato. Almeno secondo l’opinione del direttore sportivo. Di seguito quindi tutte le sue dichiarazioni in merito.
Lo Monaco ‘asfalta’ il lavoro di Mourinho: le sue dichiarazioni in diretta a ‘TVPlay’ sono nette
Il direttore sportivo, Pietro Lo Monaco, ha parlato in diretta su ‘Twitch’ a ‘TVPlay’ di José Mourinho e non ci è andato giù poi tanto leggero. “L’ambiente rossonero chiede la testa di Pioli ad ogni risultato negativo. A Roma c’è un tecnico strapagato, con una buona squadra e che non esprime assolutamente nulla, che però ha il sostegno di tutto l’ambiente”. E il suo pensiero non è certamente finito qui. Perché facendo riferimento a questo fattore ha voluto appunto continuare a difendere l’operato di Stefano Pioli.
“Se Pioli – ha continuato difendendo di fatto il tecnico rossonero – lo vuoi giudicare da una o due partite, vuol dire che non abbiamo capito nulla. Al Milan ha fatto bene con una buona squadra ma che non può ad ambire ad essere la prima della classe. Dopo un successo subentra un po’ di appagamento naturale. Tanti dimenticano anche la situazione economica del club quattro anni fa. Era primissima, ora ci sono Inter, Juventus e Roma“.