Il terremoto si è concluso nel club italiano e ha visto diventare Cesc Fabregas, alla prima esperienza in panchina, il nuovo allenatore. La scelta fa discutere
La prima parte della stagione ha scandito chiaramente quali siano gli obiettivi per le squadre italiane e quali possano essere le ambizioni tra i nostri confini e anche in Europa.
Vale anche per la Serie B, sempre più incerta e combattuta, dove sono tanti i club che vorrebbero lottare per arrivare nella massima categoria. Tra questi, da un paio di stagioni, c’è anche il Como. La società lombarda ha effettuato investimenti importanti e ha scelto diversi calciatori con un passato in A per fare la voce grossa nella serie cadetta. In realtà, le cose non sono mai decollate, soprattutto lo scorso anno, e nonostante ci fosse in campo e poi dietro la scrivania un campione del calibro di Cesc Fabregas. L’ex Barcellona ha dovuto fare i conti con una serie di infortuni e poi ha chiuso la carriera in Italia, ma ora è pronto a una nuova avventura e a un nuovo ruolo, sempre nella stessa società. La decisione delle ultime ore è clamorosa e rappresenta un fulmine a ciel sereno per tutti i tifosi.
Il Como cambia allenatore: Fabregas è il nuovo tecnico
Già da ieri sera campeggiava nell’aria una ventata di cambiamento, diventata ufficiale nella mattinata di oggi. Moreno Longo non è più l’allenatore del Como, e non solo per presunti demeriti sportivi.
Il club lombardo ha totalizzato, infatti, sette punti nelle ultime tre partite, vincendo anche l’ultima sfida contro l’Ascoli. La classifica sorride con 21 punti all’attivo in dodici giornate e un match in meno rispetto alle dirette concorrenti. Di fatto, potrebbe salire al terzo posto in classifica e non sarebbe affatto male. Ciò non ha evitato l’esonero di Longo e la promozione di Fabregas a primo allenatore, ma perché? I motivi sono legati soprattutto al campione spagnolo e alla sua popolarità a livello internazionale. Da campione d’Europa e del mondo, è l’uomo giusto per innalzare il marketing e l’immagine del club: la proprietà indonesiana ha deciso, quindi, di puntare su di lui e di prendersi tutti i rischi del caso. La decisione è comunque impopolare e discussa, anche perché mette in secondo piano il campo. Ma il calcio moderno è anche questo e alla fine bisogna accettarlo.