Uno dei difensori più forti al mondo rivela perché la sua carriera non ha incrociato lo Special One. I dettagli della mancata liason.
Jose Mourinho è certamente uno dei tecnici più affascinanti al mondo. Anche se la sua visione del calcio, in questa fase molto “estetica” dal punto di vista tattico, fa storcere il naso ai cosiddetti specialisti della materia, i risultati sul campo danno ragione all’attuale tecnico della Roma.
Se con i giallorossi in campionato non brilla, resta inconfutabile il raggiungimento di due finali in competizioni europee per Lorenzo Pellegrini&CO. Lo Special One il 23 settembre 2000 si sedeva per la prima volta in panchina, il suo Boavista affrontava il Benfica. Da allora, in poco più di 23 anni di carriera, i titoli vinti sono 26.
In molti hanno dichiarato più volte di aver accettato un trasferimento, proprio perché volevano essere allenati da un vincente come l’uomo venuto da Setubal. C’è un top player che ha “rischiato” di avere Mourinho come guida tecnica, ma proprio il portoghese, in extremis, ha fatto un’altra scelta.
Parliamo del quarto difensore più caro della storia, pagato nel 2018 dal Liverpool ben 84,65 milioni di euro. Più costosi, solo Matthius de Ligt alla Juve dall’Ajax (85,5) nel 2020, Harry Maguire dal Leicester allo United per 87 milioni, sempre nel 2020. Guida la classifica, con 90 milioni la scorsa estate, Josko Gvardiol, dal Lipsia al City.
Virgil van Dijk, 32 anni compiuti lo scorso 8 luglio, oltre ad essere una colonna del Liverpool è anche il capitano dell’Olanda. La sua personalità è indiscussa e la fascia degli oranje ne rappresenta un attestato. Il centrale cresciuto nel Willem vanta 7 reti in 62 recite con la sua nazionale. Il primo trasferimento importante arriva nel 2013, il Celtic Glasgow lo paga solo 2,75 milioni dal Groningen. Gli scozzesi solo due anni lo rivendono al Southampton per oltre 15 milioni. Come detto, il suo primo club inglese fa il botto nel 2018, incassando quasi 85 milioni.
Come riporta TEAMtalk, l’elegante stopper di Breda ha riferito ad uno suo vecchio compagno del Southampton che nel 2017 era diventato un obiettivo del Manchester United. A far saltare il trasferimento, una scelta dell’allenatore dell’epoca dei Red Devils. Parliamo di Jose Mourinho che all’olandese preferì Victor Lindelof. Il centrale svedese, di tre anni più giovane, venne pagato dal Benfica “solo” 35 milioni. Probabilmente alla base della scelta dello Special One, anche una rilevante differenza nell’esborso economico.
Charlie Austin nel 2017 era in squadra con Van Dijk. “Ricordo la fine della sua carriera al Southampton, eravamo in panchina insieme contro il Chelsea”, ha rivelato il giocatore a talkSPORT. Austin ha aggiunto di aver riferito all’olandese della volontà dello United di acquisirlo, questa la risposta dell’alfiere di Jurgen Klopp: “Sai una cosa, Chaz, in estate era come tra me e Lindelof e loro firmavano Lindelof”.
Curiosità. A Old Trafford, a causa dell’incompatibilità tecnica tra i due centrali Lisandro Martinez e Raphael Varane, per gennaio si cerca un altro difensore centrale. Nessun dubbio stavolta: Van Dijk non si muove da Liverpool, nonostante la potenziale corte del tecnico olandese, Erik ten Hag.
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