Nuovo stadio, apertura improvvisa: il club ha deciso

La questione stadio di proprietà è sempre calda nel nostro paese e in vista anche degli Europei del 2032 molti presidenti sperano che possa arrivare qualche apertura dalle autorità

Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha preso la parola in occasione del DLA Piper Sport Forum, collegandosi direttamente dal Senato e trattando diversi temi legati al calcio, primo fra tutti la questione stadio relativa alle squadre italiane e ovviamente alla sua Lazio. Ha sottolineato l’importanza dello stadio come fonte principale di entrate nel calcio, esemplificando con il caso della Germania dove lo stadio rappresenta la fonte principale di ricavi per le squadre, addirittura raggiungendo cifre notevoli solo con la vendita di birra.

Le parole di Lotito sullo Stadio Flaminio
Le parole di Lotito sullo Stadio Flaminio (ANSA) – Controcalcio.com

 

Uno dei vincoli più rigidi alla costruzione di nuovi stadi nel nostro paese è il cosiddetto vincolo idrogeologico, ritenuto dal senatore Lotito un argomento che sarebbe da prendere con più flessibilità e sottolineando che ci sono più soluzioni possibili, evidenziando un generico ritardo infrastrutturale in Italia.

Si è toccato poi il tema dello stadio Flaminio, lo stadio abbandonato nel bel mezzo della Capitale. Lotito proporrebbe l’idea di istituire una cabina di regia con un commissario ad acta onde evitare personalizzazioni. In generale però ritiene che sia necessario un approccio più rapido e meno burocratico, possibilmente attraverso una struttura terza che operi in modo obiettivo basandosi su regole chiare e un piano meno complicato.

Nuovo stadio: un club entra a gamba tesa

Il focus del patron biancoceleste si è poi spostato sul presente e futuro del calcio internazionale, un calcio dominato dalla grande liquidità e la voglia di investimento dei grandi fondi internazionali, fondi che ritengono il settore capace di notevoli margini di miglioramento sia nei ricavi che negli utili. Ha criticato la visione italiana del calcio legata troppo a singole personalità anziché a un gruppo o a tradizioni tramandate nel tempo, evidenziando come la percezione del calcio a certi livelli sia cambiata passando unicamente ad un business e non più un mondo romantico basato su valori e tradizioni.

Lotito e la crisi economica del calcio italiano
Lotito e la crisi economica del calcio italiano (ANSA) – Controcalcio.com

 

L’ultimo tema è legato al sostegno finanziario che lo stato ha garantito al settore calcistico nell’epoca post-Covid che ha garantito l’opportunità a tante squadre del nostro paese di non finire in bancarotta. Per questo il Decreto Crescita andrebbe scadenzato e non abrogato di getto, con la possibilità di creare notevoli buchi finanziari.

Insomma, a livello economico la situazione del nostro calcio è tutt’altro che rosea e allora investire negli stadi sembra agli occhi di tutti l’opportunità migliore di investimento. D’altro canto, però il nostro paese è vincolato da una rigida burocrazia che da oltre 40 anni tranne rare eccezioni non permette di costruire nuovi stadi di proprietà dei club.

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