Il Napoli di Walter Mazzarri ripartirà dalla sfida contro l’Atalanta e il tecnico punterà subito a differenziarsi da Rudi Garcia.
La rimonta del Napoli ripartirà da Bergamo, il ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina azzurra porterà a delle novità già abbastanza evidenti da vedere in campo.
Quattro gare dure in calendario ma soprattutto la consapevolezza di aver finito gli alibi. Il Napoli campione d’Italia ora è chiamato a una prova di forza collettiva, gli avversari delle prossime giornate saranno davvero difficili da affrontare se non ci sarà la giusta mentalità.
Il nuovo tecnico Walter Mazzarri ha valutato la rosa in questi giorni, il mister conosce l’ambiente e sa benissimo come riaccendere l’entusiasmo. Il suo ritorno è stato valutato positivamente dai tifosi, il mister toscano ha preparato già qualche sorpresa per la gara delle 18 contro l’Atalanta.
Nuovo Napoli, le mosse di Mazzarri
La ripartenza degli azzurri non dipenderà dal modulo in sé quanto dall’interpretazione nelle fasi di gioco e dai diversi movimenti che saranno richiesti ai singoli. Il lavoro di Mazzarri in una settimana circa di allenamenti è stato rivolto anche alle singole peculiarità dei campioni, il rilancio di chi aveva stupito nella scorsa stagione è necessario anche per ripartire con stile. Senza Osimhen, maggiori responsabilità per Kvara e Raspadori.
Il georgiano giocherà in maniera diversa rispetto a quella vista con Garcia. Mazzarri gli chiederà il lavoro fatto con Spalletti, né più e né meno. Kvara non sarà così accentrato, come spesso gli succedeva con l’ex tecnico francese, quanto giocherà sulla fascia con la libertà di inventare. Mazzarri avrà richiesto probabilmente un maggior supporto alla manovra senza per questo incaponirsi sulla soluzione in solitaria, frutto più di una voglia di dimostrare il suo valore con Garcia.
Raspadori avrà un compito diverso, sfiancare gli avversari più che cercare la profondità. In Nazionale è stato risparmiato per un tempo, la freschezza iniziale potrebbe essere un fattore in più da sfruttare su un campo comunque pesante come quello di Gewiss Stadium. L’impiego di Elmas in luogo di Zielinski alza invece il baricentro del centrocampo: non più un pressing passivo come visto con Garcia (basti pensare al gol di Kovalenko), bensì uomini adatti ad accompagnare la manovra e a mordere i polpacci degli avversari già nella loro metà campo. La gara di Bergamo sarà proibitiva ma non impossibile, il tempo per rifare il copia-incolla dei tempi di Hamsik, Lavezzi e Cavani ci sarà prossimamente.