Il nome di Scamacca è uno di quelli più interessanti per la Nazionale: un grandissimo ex centravanti italiano critica l’attaccante atalantino
Atalanta-Napoli è stata una partita importante per molti motivi. Era la partita tra le squadre che occupano la quarta e la quinta posizione in campionato, prima di questa gara divise da un solo punto. Era la prima partita di Walter Mazzarri da allenatore del Napoli dopo più di dieci anni. Ed era la sfida a distanza tra due calciatori che allo stato attuale, come visto nelle ultime due partite di qualificazione ad Euro 2024, si contendono il posto di centravanti titolare della Nazionale italiana.
Si tratta, naturalmente, di Gianluca Scamacca e Giacomo Raspadori. Ex compagni di squadra al Sassuolo, in neroverde giocavano di solito insieme, con il secondo che arretrava il proprio raggio d’azione per ricoprire il ruolo di esterno o trequartista alle spalle del primo nel 4-2-3-1, ma a volte si alternavano proprio nel ruolo di centravanti.
E così è stato anche in Nazionale, con l’attuale attaccante del Napoli partito titolare sia contro la Macedonia del Nord che contro l’Ucraina, gare nelle quali l’atalantino è subentrato. Ad osservare attentamente la partita, finita 1-2 per i partenopei anche se nessuno dei due è andato in gol, c’era un grandissimo ex centravanti della Nazionale italiana, un Campione del Mondo nel 2006 che ha fatto la storia della Serie A e non solo: Luca Toni.
Toni elogia Raspadori e critica Scamacca
L’ex attaccante, tra le altre, di Palermo, Fiorentina e Bayern Monaco ha parlato a La Gazzetta dello Sport prima della partita tra le due squadre, che si è giocata sabato 25 novembre alle 18.00, esprimendo innanzitutto orgoglio per il fatto che due squadre di altissimo livello del nostro campionato schierino due attaccanti italiani, per quanto Raspadori abbia giocato titolare al Napoli anche a causa dell’infortunio di Victor Osimhen.
Secondo l’ex bomber, i due giovani dovrebbero essere gli attaccanti dell’Italia ad Euro 2024, anche perché l’esperienza nelle coppe europee aiuta a giocare in questi palcoscenici, alleviando la pressione. Il problema della Nazionale Azzurra non è la mancanza di attaccanti di livello, quanto piuttosto il diverso trattamento che questi ottengono rispetto agli stranieri, da attribuire più che altro a questioni culturali. Ai nostri giovani, purtroppo, non è permesso sbagliare ed imparare.
Andando più nello specifico, Toni ha voluto fare un paragone tra i due attaccanti, estremamente diversi tra loro ma che possono essere entrambi pedine importanti per i club e per la Nazionale. Secondo l’ex capocannoniere della Serie A, i due possono anche coesistere. Giacomo Raspadori, di cui ha avuto modo di osservare la crescita al Sassuolo, è un attaccante moderno, che ha la testa sulle spalle e sa collegare centrocampo e attacco. Fisicamente non ha lo stesso impatto di altri, ma può muoversi molto bene ed in ruoli diversi.
Verso Scamacca, invece, l’ex Roma e Juventus ha mosso qualche piccola critica, volta soprattutto a migliorare il suo rendimento: “Scamacca è il classico centravanti, che ha perso un po’ la strada, ma ora è sulla via giusta. L’Atalanta è la squadra ideale per ritrovare consistenza, i metodi di Gasperini ti impegnano molto. Ha passato una stagione difficile al West Ham, forse avrà bisogno di tempo per rimettersi in marcia. L’aspetto psicologico è fondamentale, lui deve vedersi come IL centravanti di questa bellissima squadra”.