Una decisione della FIFA potrebbe risolvere diatribe storiche facendo esultare tutti gli allenatori: ecco di cosa si tratta
Gli allenatori hanno spesso manifestato il proprio malessere nei confronti della FIFA: ora però arriva l’annuncio che potrebbe risolvere delle diatribe storiche sulla gestione dei calciatori. Il tecnico l’ha dichiarato in conferenza stampa: ecco qual è il piano del massimo organismo del calcio.
Diversi i giocatori preziosi per il proprio club, di cui però gli allenatori non hanno potuto o non posso godere delle loro prestazioni a causa di un infortunio subito nel corso della sosta per le nazionali. Una situazione spesso denunciata dai tecnici e dai presidenti. Tuttavia, qualcosa potrebbe cambiare, la svolta è stata annunciata davanti ai giornalisti.
Nel corso degli anni sono diversi i tecnici e i presidenti che si sono lamentati per la gestione dei propri giocatori da parte della nazionali, ma ora qualcosa potrebbe cambiare. Difatti, Xavi, rispondendo a una domanda sull’infortunio di Gavi, che a causa della rottura completa del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e una lezione al menisco esterno sarà out per 8-9 mesi, ha rivelato il nuovo piano della FIFA per il futuro nel corso della conferenza stampa.
L’allenatore del Barcellona ha detto di non voler fare polemica, ma per lui la gestione delle partite dovrebbe mutare: “Ho un ottimo rapporto con De la Fuente, non vedo un problema di natura tecnica ma di calendario. La FIFA sta valutando la possibilità di lavorare per nove o otto mesi consecutivi nel club, chi deve andare in Nazionale dovrebbe andarci per due mesi e un mese sarebbe di vacanza. Si risparmierebbero molti viaggi”.
Potrebbe trattarsi della svolta tanto attesa da tutti gli allenatori in grado di dissipare tutte le polemiche nate in questi anni? Occorrerà attendere per scoprirlo. Nel frattempo il Consiglio FIFA ha ufficializzato una nuova finestra allargata, 16 giorni con un massimo di quattro partite, da fine settembre a inizio ottobre che sarà introdotta a partire dal 2026.
Infine, sul tema si è espresso anche il numero uno dell’Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno: “Se avessimo avuto due pause anziché tre, con una partita in più per ciascuna sosta, le nazionali avrebbero potuto gestire diversamente i propri calciatori. Spero, dunque, che le soste vengano unite”. Non resta che aspettare per capire le decisioni definitive di chi governa il calcio.
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