Il percorso con l’Inter, e non solo, hanno acceso i riflettori su un attaccante, che piace a molte big di Premier e non solo
Due gol nel campionato austriaco quest’anno, due lo scorso, due pure in Champions League, uno dei quali all’Inter, a Yann Sommer, che di reti, in stagione, ne ha subito nove in tutto (in 20 partite), 20 anni da compiere ad aprile, tecnica e dribbling, visione di gioco, ottima conduzione palla al piede, i fari sono tutti puntati su Oscar Gloukh.
Il trequartista israeliano, uno dei maggiori prospetti della nazionale mediorientale – ha segnato tre gol in undici partite -, acquistato dal Salisburgo a gennaio del 2023 direttamente dal Maccabi Tel Aviv, infatti, piace a un po’ a tutti. Secondo quanto ha riferito l’esperto di mercato Ekrem Konur, sono almeno sei le squadre che stanno monitorando, appunto, il profilo del giovane. E sono il Manchester United, l’Arsenal, il Liverpool, l’Aston Villa, il Newcastle e, udite udite, persino il Barcellona, che i talenti in erba difficilmente se li fa scappare.
Il costo del cartellino, al netto di un contratto con gli austriaci in scadenza nel giugno del 2027, sarebbe quantomeno duplicato rispetto a quello di nemmeno un anno fa. Se, infatti, il Salisburgo era riuscito ad accaparrarsi Gloukh per appena 7 milioni, considerato quello che sta dimostrando alle dipendenze di Gerhard Struber, chiunque lo volesse dovrebbe metterne in conto almeno 15 per iniziare una trattativa con la società della Red Bull.
Il talento del Salisburgo ammalia le big della Premier League, e il Barcellona
Ora è difficile dire chi potrà spuntarla tra le sei pretendenti al trono, sicuramente l’interesse di tutte quelle big di Premier, compresi i Reds che quest’anno sono primi, da soli, in classifica, i Gunners e l’Aston Villa che inseguono, e ovviamente il Barcellona, che al momento è sola terzo in Liga – complice anche l’esplosione del Girona -, devono far piacere al trequartista classe 2004.
E quindi molto probabile che sarà proprio Gloukh a scegliere dove andare, o anche dove restare. Se gli è bastato poco meno di un anno per entrare così bene nei meccanismi del Salisburgo, divenendo un faro ispiratore, qualche anno passato ancora in Austria potrebbe aiutarlo a crescere maggiormente, e strappare un contratto anche più alto. Chissà come andrà, sicuramente non sarà né la prima, né l’ultima volta che sentiremo parlare di lui, malgrado il Salisburgo, nel girone dell’Inter, sia finito ultimo, e non potrà accontentarsi neanche dell’Europa League.