Per l’ex tennista non ci sono dubbi: Matteo Berrettini tornerà presto e l’anno prossimo può essere già protagonista
Per il rientro di Matteo Berrettini manca sempre meno. Il romano, dopo l’infortunio alla caviglia rimediato agli US Open, è pronto a tornare in campo in occasione dell’Atp 250 di Brisbane, primo torneo della nuova stagione che anticipa l’atteso appuntamento degli Australian Open.
L’azzurro sarà anche a Melbourne per il primo Slam dell’anno e con lui ci sarà anche il suo nuovo allenatore, Francisco Roig, che ha passato diversi anni al fianco di Rafa Nadal. Una scelta di alto profilo, quindi, per l’ex numero uno d’Italia per cercare di tornare ai vertici del tennis mondiale dopo esserci riuscito già in precedenza con lo storico coach Vincenzo Santopadre.
I due si sono separati consensualmente dopo l’ennesimo problema fisico di Matteo e, dunque, la speranza sarà quella innanzitutto di migliorare la forma fisica, con l’obiettivo ultimo di arrivare ai grandi tornei della stagione il più in condizione possibile. Tra questi ci sarà anche la tanto sognata Coppa Davis che Berrettini ha sempre sognato di vincere da protagonista e che quest’anno ha potuto vedere soltanto da bordo campo.
Berrettini, sogno possibile: Pietrangeli ne è convinto
Capitan Filippo Volandri ha sempre detto che Matteo è parte integrante della squadra e così è stato anche quest’anno nonostante non abbia potuto giocare. Per questo ci si attende ora che sia di nuovo convocato per i prossimi impegni della Nazionale con cui adesso può seriamente ambire alla vittoria dell’insalatiera.
La squadra è forte e con un Berrettini in più le possibilità di successo degli azzurri possono aumentare. Almeno è questa la previsione di Nicola Pietrangeli che, in un intervento durante il convegno “Medicina e Scienza dello Sport” svoltosi a UniCamillus, ha parlato del tennista romano e delle chance di vittoria della squadra di Volandri.
“Con il ritorno di Berrettini non ce n’è più per nessuno – le sue parole raccolte dall’ANSA –. Abbiamo una squadra che sarà quella da battere. La Coppa Davis è diversa da tutti gli altri tornei. Il tennis è uno sport individuale e la Davis piace perché c’è ‘casino’, spirito di squadra. Non solo giochi per te e i tuoi compagni, ma per la maglia azzurra e il tuo Paese“.
Insomma, non solo Pietrangeli è fiducioso, ma addirittura sicuro che con il ritorno di Berrettini in squadra la Nazionale italiana possa bissare il successo di quest’anno. Sarebbe senz’altro un traguardo eccezionale per il movimento tennistico azzurro che, dopo la vittoria del 1976, andò solamente vicino a ripetersi nelle stagioni seguenti, per poi tornare su tetto del mondo a distanza di ben 47 anni dalla prima e ultima volta grazie ad un Sinner che ormai è tra i top giocatori del mondo. Mai come stavolta l’Italia sembrerebbe pronta per aprire un ciclo.