Dopo la decisione della Corte europea sulla Superlega, arrivano nuovi colpi di scena per il mondo del calcio con tante società che hanno preso la loro decisione
Nella mattinata di ieri, un tornado si è abbattuto sul mondo del calcio così come lo abbiamo sempre conosciuto. La Corte europea di Strasburgo, come sapete, infatti, ha deciso di dare ragione a chi voleva organizzare un torneo elitario che si staccasse da Uefa e Fifa, in una parola: la Superlega, dichiarando illegale il tentativo delle due federazioni di estromettere i tesserati che avrebbero potuto farne parte.
Ma se da un lato la sentenza ha fatto gioire Real Madrid e Barcellona, gli unici club che ancora fanno parte del progetto, dall’altro chi ha deciso di andarsene in tempi non sospetti o chi non è stato proprio chiamato in causa hanno inferto alle due società spagnole un pesante colpo che potrebbe ridimensionare ancora il loro tentativo di fuga.
Già nella giornata di ieri, infatti, sono arrivati dei comunicati che hanno ribadito la vicinanza all’organizzazione europea del calcio presieduta da Aleksander Ceferin. Lo hanno fatto alcune società italiane, tra le quali figurano anche l’Inter e la Roma. Vediamo insieme di chi si tratta e per quale motivo hanno scelto di non aderire al progetto lanciato nell’aprile del 2021.
Dal Manchester United all’Inter, molte big si schierano contro la Superlega
Il primo comunicato di vicinanza alla Uefa, alla Fifa, ma anche all’Eca, è arrivato dal Manchester United, che ha voluto precisare che rispetto alla primavera di quasi tre anni fa non è cambiato nulla. Dello stesso parere, dicevamo, anche l’Inter di Steven Zhang. Come i Red Devils, anche i nerazzurri facevano parte del progetto originario, ma da quando si sono defilati non hanno cambiato opinione, neanche ora che è giunta la sentenza che invece potrebbe rendere reale l’organizzazione di un nuovo torneo diverso da quelli che conosciamo.
Rimanendo in Italia, anche la Roma ha voluto dare il suo appoggio alle federazioni, escludendo di poter partecipare anche in futuro a una Superlega. E così hanno fatto anche il Bayern Monaco, che mai aveva dato il suo consenso alla creazione di un altro trofeo, e il Siviglia. In Spagna è arrivato un no secco anche dai prossimi avversari della squadra di Simone Inzaghi in Champions League: l’Atletico Madrid, che può godere della compagnia anche dell’Atalanta, del Manchester City, dell’Udinese, del Genoa e infine anche del Paris Saint-Germain, il cui presidente Nasser Al Khelaifi è anche il numero uno dell’Eca.