L’ennesimo passo falso del Milan in campionato ha costretto la società, e quindi anche Zlatan Ibrahimovic, a fare delle valutazioni per la panchina con Stefano Pioli e il suo staff che rischiano di non finire la stagione
L’algoritmo, il calciomercato, e quindi il sogno della seconda stella, magari da strappare ai cugini dell’Inter, poi la realtà. Dolce e amara, anzi molto più la seconda che la prima per il Milan di Stefano Pioli, terzo in campionato, ma molto lontano dai nerazzurri di Simone Inzaghi, e fuori dalla Champions League a dicembre.
Certo, nel girone di fuoco in cui era finito il Diavolo anche arrivare in Europa League, con tutti quegli infortuni, è considerabile un’impresa per Stefano Pioli, ma qualcosa sta iniziando a scricchiolare da quelle parti per l’allenatore rossonero.
E se prima erano solo i tifosi a gridare all’esonero dell’ex Fiorentina, adesso anche in dirigenza la convinzione di tenere il tecnico fino alla fine della stagione sta vacillando. E non tanto per i risultati sul campo – l’Inter è di un altro livello, ammettiamolo -, quanto per quello che i giocatori stanno dimostrando sul rettangolo verde – alcuni dei campioni appaiono decisamente svogliati, e la dimostrazione sono Theo Hernandez e Rafael Leao contro la Salernitana nella partita agguantata da Luka Jovic sul finale – e per gli infortuni, appunto, troppi perché non possa essere anche una responsabilità dell’allenatore e del suo staff.
Il Milan sta valutando l’esonero di Pioli, le mosse di Ibrahimovic per la panchina rossonera
Qualcosa dovrà cambiare, insomma, perché Cardinale, anche nel suo messaggio di auguri per Natale, pur non chiamando in causa direttamente Pioli, ha espresso il suo dispiacere per la situazione del Milan, che così facendo perde molti soldi, per la qualificazione agli ottavi di Champions League, ma anche per la svalutazione dei talenti.
C’è da dire, poi, che, secondo quanto hanno raccontato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, non sono piaciute neanche le dichiarazioni, considerate troppo remissive, dopo la partita dell’Arechi. E quindi, appunto, un’inversione di tendenza rispetto a qualche tempo fa, in cui la sua panchina non è mai stata messa in discussione. Dovranno monitorare ancora, e poi fare una scelta, anche quel Zlatan Ibrahimovic che con il tecnico era riuscito a portare uno scudetto a Milan sponda rossonera e che ora potrebbe essere il carnefice della sua permanenza in Lombardia. Il peso dello svedese potrebbe essere decisivo.