Amazon ha scelto di non acquistare i diritti per trasmettere le partite del campionato di Serie A: svelato il motivo
La Serie A sarà ancora per cinque anni un prodotto visibile sulle piattaforme DAZN e Sky. Nonostante la Lega Calcio abbia cercato di lavorare alacremente per poter guadagnare il più possibile dalla vendita dei diritti televisivi, cedendo qualche pacchetto anche ad altre piattaforme, alla fine si è dovuta accontentare di un accordo con i broadcaster che hanno trasmesso le partite negli ultimi anni. E questo soprattutto per il passo indietro fatto da Amazon.
L’accordo quinquennale è stato raggiunto con la piattaforma satellitare e quella specializzata nel mondo dello sport su una base di 900 milioni di euro a stagione, cui potrebbe essere aggiunto qualche milioncino in più grazie ad alcuni bonus studiati dalla stessa DAZN.
Una somma che ha accontentato molti presidenti dei club di Serie A, desiderosi di garantirsi un incasso stabile nel tempo. Fare di più sarebbe stato d’altronde difficile, soprattutto con il passo indietro di Mediaset, interessata solo all’opzione per trasmettere le partite in chiaro, e a quello di Amazon Prime Video.
Il colosso dell’e-commerce è sembrato infatti per un certo periodo avere intenzioni d’investire fortemente sul nostro calcio. Qualcosa però ha frenato l’azienda nel momento decisivo, e il motivo è stato svelato solo in questi giorni.
Amazon svela tutta la verità: perché non ha investito sulla Serie A
Dopo aver acquistato i diritti per trasmettere una partita di Champions League delle italiane a settimana, Amazon sembrava essere a un passo dal portare a casa anche un pacchetto relativo al campionato. E non a caso la Lega aveva provato a ingolosire il colosso americano realizzando un pacchetto fatto su misura.
Il player avrebbe avuto i diritti per trasmettere tre turni interi nei mesi ottobre/novembre, dicembre e febbraio/marzo, in concomitanza con ricorrenze particolari come Halloween, Black Friday, Natale e San Valentino. Un pacchetto simile a quello in effetti acquistato proprio da Amazon per la Premier League.
Anche questo non è bastato però a convincere i vertici dell’azienda a investire fin da subito sul calcio italiano. E la motivazione ufficiale è stata spiegata dal Business Lead Sports di Amazon Prime Video Italia, Marco Foroni.
Nonostante la Serie A sia, a suo dire, un prodotto bellissimo, avrebbe comportato un investimento importante che in questo momento l’azienda non ha ritenuto opportuno effettuare, considerando che Amazon vuole puntare più sulla qualità che sulla quantità.
Per quanto il prodotto calcio italiano resti nel mirino del colosso americano, i vertici aziendali per ora hanno ritenuto opportuno non affrettare i tempi. Spiega Foroni: “Non ci interessa essere nella condizione di acquistare i diritti solo perché altrimenti rimarremmo senza. In questo momento non c’erano le condizioni per entrare nella trattativa, ma questo non vuol dire che la Serie A non ci interesserà mai“. L’appuntamento, dunque, sembra solo rinviato.