Dopo le dichiarazioni di Marc Marquez, è arrivata la replica immediata: l’ipotesi è totalmente da escludere
La prossima stagione segnerà l’inizio di un nuovo capitolo della carriera di Marc Marquez che, dopo la fine dell’esperienza in HRC, approderà in Ducati Gresini con l’obiettivo di tornare a lottare per la vittoria del Mondiale. Lo spagnolo ha vissuto anni difficili, sia per gli infortuni che per la mancata competitività della sua RC213V, ma ora è pronto a voltare pagina per inseguire il nono titolo iridato.
La crisi di prestazioni del team nipponico è stata la causa principale il fattore che lo ha portato a cambiare squadra. Una scelta, questa, fatta un po’ a malincuore da parte del campione iberico. Il Cabroncito, del resto, ha passato tutta la sua carriera in MotoGP con la Honda vincendo sei Mondiali e, dunque, non è stato facile per lui prendere questa decisione.
Tuttavia, proprio in virtù del rapporto che si era instaurato con la Casa giapponese, Marquez non se l’è sentita di escludere a priori un eventuale ritorno. “La Honda rimarrà nel mio cuore per sempre. Spero di tornare qui un giorno come pilota Honda” aveva detto in occasione degli Honda Thanks Day.
Quasi una dichiarazione d’amore, insomma, di Marquez nei confronti del team che lo ha reso “grande”. Il pilota catalano ha sempre avuto un talento fuori dal comune ma i suoi successi sarebbero stati impossibili senza una moto competitiva. Cosa, quest’ultima, che, però, è mancata eccome negli ultimi anni, con la Honda che sta passando un periodo negativo come raramente si era visto in passato.
Per questo, almeno nel breve termine, le forze del team del Sol Levante saranno tutte concentrate sullo sviluppo tecnico. “L’intenzione di Honda è quella di migliorare la moto – ha detto Alberto Puig in un’intervista a Marca –. Dobbiamo tornare ad avere una moto veloce, come l’avevamo anni fa. Questo è il punto numero uno. Pensare ad altro sarebbe inverosimile“.
Dunque, in agenda, non c’è nessun ritorno del fuoriclasse di Cervera, anche perché, allo stato attuale, sarebbe difficile riportarlo a correre per HRC. La squadra ha bisogno di fare passi in avanti e soltanto allora si potrà pensare di avere uno dei migliori piloti della storia del Motomondiale.
Lo stesso Puig ha inoltre provato a quantificare il tempo che ci vorrà per riportare la Honda ai vertici, anche se neanche lui lo sa con certezza nonostante le nuove concessioni che gli permetteranno di avere a disposizione più risorse da investire sullo sviluppo rispetto al passato. “Ci vuole almeno un anno intero per portare una moto ad un livello alto – ha aggiunto –. Questo se tutto va bene. Non so se ci vorranno due anni, uno e mezzo o uno. Però, sicuramente, non basteranno due mesi“.
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