La sentenza choc sul caso Superlega apre nuovi e inaspettati scenari per il calcio europeo. Ora anche i sauditi sono liberi di organizzare una competizione di sole stelle con i petroldollari
La recente sentenza della Corte UE sul caso Superlega ha generato un’esplosione nel mondo calcistico, mettendo con le spalle al muro Uefa e Fifa. Mentre Ceferin minimizza l’effetto della decisione, gli esponenti della Superlega sembrano essere soddisfatti. Questo verdetto potrebbe portare a una rivoluzione nel calcio, con cambiamenti imminenti e imprevedibili.
La dichiarazione dei giudici europei circa “l’abuso di posizione dominante” da parte di Uefa e Fifa richiama alla mente il caso Bosman, altra vicenda che poco meno di una trentina di anni fa ha rivoluzionato la libera circolazione dei calciatori e dunque l’intero mondo del calcio europeo.
Tuttavia, la questione attuale mette addirittura in discussione la Champions League così come noi oggi la conosciamo, influenzando anche i sogni di giovani aspiranti calciatori, come quello di vincere quella coppa dalle grandi orecchie con la loro squadra del cuore.
Un’altra grande novità promossa dal board della Superlega riguarda i diritti tv. Infatti, nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione della sentenza il gruppo A22 ha presentato “Unify” su Youtube, un’innovativa piattaforma ideata per trasmettere gratuitamente tutte le partite del torneo, guadagnando solamente dalla pubblicità. Questo modello si ispira al successo di Twitch, social che sta coinvolgendo particolarmente il pubblico più giovane.
L’Arabia ci pensa: pronti al colpaccio
Nel quadro davanti al quale oggi ci troviamo, come primo passo è interessante notare che alcune squadre che oggi sembrano appoggiare la Uefa in passato erano coinvolte nel progetto Superlega. Se il modello proposto dalla Superlega generasse considerevoli profitti, nulla osta a pensare che queste squadre potrebbero facilmente cambiare idea.
Anche in Inghilterra dove sono forti le posizioni di contrasto alla nuova idea di calcio europeo, alcune squadre della Premier League sono state coinvolte in trattative con i club della Saudi Pro League, oltre ad avere una squadra, il Newcastle, di proprietà del noto fondo Pif.
A proposito di Arabia, non stupirebbe nessuno pensare ad un futuro in cui proprio da questo paese partissero iniziative sulla stessa lunghezza d’onda della Superlega, magari con tornei che contemplino anche le squadre della Saudi Pro League. Pare ovvio allora come questa nuova realtà potrebbe portare a cambiamenti imprevisti nel panorama calcistico.
Si ipotizza che anche altri attori globali come americani e asiatici, oltre ai citati arabi, possano intervenire in questo scenario, supportando la Superlega o proponendo un torneo ancora più allettante su scala mondiale. “Liberi tutti” sembra essere il motto di questa rivoluzione, suggerendo una totale ridefinizione del calcio. La corsa al calcio globale potrebbe essere iniziata giovedì 21 dicembre 2023.