Trattativa praticamente chiusa prima di una retromarcia che ha bloccato ogni tipo di dialogo: ecco cosa è accaduto fra la Roma e Bonucci.
Mancava solo l’annuncio. Emerge questo nel giorno in cui la Roma avrebbe potuto ufficializzare il ritorno in Serie A di Leonardo Bonucci prima di una retromarcia clamorosa, della quale si è parlato molto.
La necessità da parte di Mourinho di avere a disposizione almeno un difensore esperto, senza perdere tempo in trattative che rischiano di bloccare il mercato, ha spinto Tiago Pinto ad avviare i contatti con l’ex Juve. Per ricostruire quanto accaduto nelle ultime ore bisogna però riordinare le mosse del club giallorosso e dello staff del calciatore. José Mourinho non ha infatti posto alcun veto all’arrivo del difensore, che avrebbe lasciato senza problemi l’Union Berlino in una operazione fattibile da tutti i punti di vista.
Tiago Pinto ha quindi sondato il terreno trovando le porte aperte anche dal club tedesco, ma ha indirettamente incassato anche i pareri di molti tifosi, contrari all’arrivo di un difensore che ha giocato a lungo in un club rivale, e che in qualche occasione, anche mediaticamente, non ha lanciato parole d’amore nei confronti della Roma. I giallorossi sono però andati avanti nei contatti fino alla rottura della trattativa, scaturita da una serie di motivi ben precisi. Si è detto tutto sul “no” da parte della Roma. Si è parlato di un veto posto da Mourinho e anche di altre motivazioni, ma la verità è invece differente rispetto a quanto emerso.
Un dato su tutti è emerso con forza, e trova riscontri dalle parti che hanno provato a chiudere l’affare. Leonardo Bonucci è stato ad un passo dalla Roma, e mancavano pochi dettagli prima di un annuncio che lo avrebbe portato nuovamente in Serie A.
Il difensore vorrebbe provare a rientrare nel campionato italiano dopo una esperienza fino ad ora difficile in Germania, e vorrebbe inoltre tentare di mettere in difficoltà Spalletti in vista dei prossimi impegni della nazionale azzurra. La Roma, che fra infortuni, difficoltà nel fare mercato e la partenza di N’dicka, è in emergenza totale, avrebbe garantito a Bonucci un posto da titolare fin da subito, e il centrale dell’Union Berlino ha dato l’ok al trasferimento immediato.
Tutto però è saltato sul più bello, e si è detto tanto di una trattativa sfumata quasi alle firme. Si è parlato di un veto di Mourinho, di problemi nel trovare l’accordo, ma la verità è differente. Lo Special One non avrebbe infatti bloccato la trattativa, che si è invece chiusa per due motivi. La Roma avrebbe infatti avvertito in maniera più che pesante l’ostilità da parte della piazza, e inoltre avrebbe rivalutato i costi dell’operazione, chiudendo di fatto le porte al calciatore.
Sarebbero queste le vere cause di una rottura clamorosa per un affare che alle ore 13 di ieri sembrava chiuso, e dopo pochi minuti ha lasciato la Roma con un grosso problema da risolvere. Le alternative non mancano e il primo della lista è Oumar Solet, centrale difensivo 23enne del Salisburgo. I costi però saranno da valutare, ma l’emergenza impone di risolvere un problema che rischia di spaccare la Roma.
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