Preoccupazione in casa Juventus per gli ultimi avvenimenti e per le dichiarazioni presidenziali che gettano ombre sul futuro
Non è stato un anno facile, il 2023, per la Juventus, anzi forse uno dei più difficili della storia del club bianconero. La ripartenza con una nuova dirigenza, la penalizzazione in campionato, l’esclusione dalle coppe europee, un insieme di vicende che hanno costretto l’ambiente a ripartire dal basso, concludendo definitivamente un lungo ciclo di successi. In questa stagione, però, la Juventus si sta riproponendo ad alti livelli e potrebbe chiudere l’anno solare con un sorriso.
Ultimo appuntamento in campo, quello contro la Roma, allo Stadium, per provare a rimanere a contatto con l’Inter. I nerazzurri sono la favorita d’obbligo per la conquista dello scudetto, ma la Juve, partita con l’obiettivo minimo di tornare in Champions, a questo punto, con il secondo posto e con un vantaggio già ottimo sul quinto posto (dieci lunghezze), può anche pensare a qualcosa di più. Allegri ha già ottenuto molto dai suoi, ma vuole spingerli a vincere ancora e ad ambire al massimo traguardo.
Il tecnico livornese spera inoltre che il nuovo anno si apra con innesti importanti in arrivo dal mercato. La Juventus punta a qualche rinforzo di spessore nella sessione di gennaio, per rafforzare la rosa e colmare qualche lacuna, per dare all’allenatore una squadra più completa con cui giocarsela fino in fondo. Ma gli scenari potrebbero cambiare drasticamente in base alle ultime notizie.
Il mondo del calcio italiano è stato profondamente scosso dalla notizia della mancata concessione, da parte del Governo, della proroga del Decreto Crescita fino a febbraio. Tra qualche giorno, gli effetti del decreto si esauriranno andando a incidere pesantemente sulle manovre di calciomercato.
Come noto, le agevolazioni fiscali per i lavoratori – in questo caso, i calciatori – provenienti dall’estero permettevano risparmi consistenti sugli ingaggi. A questo punto, il potere d’acquisto dei club della Serie A scenderà considerevolmente.
E Claudio Lotito, senatore e presidente della Lazio, non le ha mandate a dire, scagliandosi contro il governo e contro le istituzioni calcistiche che hanno permesso ciò: “Bravi, che bella fesseria hanno fatto – ha dichiarato a ‘Notizie.com’ – Voglio proprio vedere cosa faranno adesso. E’ una situazione che andrà a distruggere club importanti, in mezzo ci sono anche squadre come Juventus, Milan e Roma. Il campionato perderà di competitività, sono state dette cose fuori da ogni logica sulla tutela dei vivai. Ma che si mandano in campo i ragazzini di 14 anni per caso?”.
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