L’Inter continua a far discutere per i suoi molti debiti, con una situazione che continua a non sbloccarsi, nonostante il primo posto in Serie A.
L’anno scorso ha vinto la Coppa Italia e la Supercoppa italiana, e ha raggiunto la finale di Champions League. Quest’anno è prima in classifica e principale candidata alla conquista dello scudetto. L’Inter è a tutti gli effetti una delle squadre maggiormente influenti del calcio italiano recente, e una delle più competitive in ambito internazionale. Eppure, la squadra nerazzurra continua a far discutere non solo per i suoi risultati in campo, ma anche per quelli, tutt’altro che positivi in ambito finanziario.
I problemi debitori del club sono noti almeno dal 2021, l’anno dell’ultimo scudetto. La crisi di Suning, che già pochi mesi prima aveva portato allo scioglimento del suo club in Cina, lo Jiangsu, ha condotto all’addio di Conte, Hakimi e Lukaku, e a un ripensamento del progetto. Grazie alla sapienza dirigenziale di Beppe Marotta e a quella tecnica e tattica di Inzaghi, la squadra ha saputo rispondere adeguatamente in campo. Nonostante questo, però, i problemi non si possono ancora dire risolti.
Le grandi plusvalenze ottenute dalla dirigenza, ultima delle quali quella per Onana, hanno sicuramente alleggerito la situazione, che però resta un problema attuale e non secondario. Da tempo girano voci su un possibile cambio di proprietà, ma nessuna delle piste emerse in questi anni si era ancora rivelata realmente concreta. Gli Zhang sono ancora in possesso dell’Inter, e non sembra che possano cederla molto presto, soprattutto ora che è vicino il loro secondo titolo italiano.
I debiti dell’Inter fanno ancora discutere: la cifra fa spavento
Secondo ‘Il Giornale’, i debiti dei nerazzurri ammontano a 807 milioni di euro, che seppur in calo rispetto a quelli dell’anno scorso (881 milioni) restano una cifra realmente alta. Anche perché l’ultimo bilancio ha fatto emergere un nuovo rosso di 85,4 milioni, che testimonia come appunto i problemi finanziari siano ben lontani dal dirsi risolti. Nel suo articolo, ‘Il Giornale’ si basa sulle analisi fatte dal commercialista e revisore contabile Luca Marotta sul proprio blog, usando i dati del bilancio interista.
Due questioni restano marginalmente sul tavolo, per la società milanese. Quella del bond, emesso a gennaio 2022, da 415 milioni con scadenza 2027 e con un rendimento monstre del 6,75%. E poi ovviamente quella ben nota del prestito da 275 milioni del fondo americano Oaktree: Suning lo dovrà rimborsare entro il prossimo maggio, o trattare nuovi termini per l’accordo. Il futuro dell’Inter non è realmente a rischio sopravvivenza, ma le incognite restano molte.