L’amore della Lazio e per la Lazio di Ciro Immobile non passa, ma qualcosa potrebbe già essere cambiato dopo la partita vinta in rimonta contro il Frosinone della squadra di Maurizio Sarri
Dopo il gol di Matias Soulè su rigore in Lazio-Frosinone, la partita della squadra di Maurizio Sarri sembrava essersi messa sugli stessi binari di gran parte del campionato. Eppure stavolta no, non è andata così.
Spinti dallo stadio Olimpico che (stavolta) non ha fischiato i giocatori in campo, gli uomini del tecnico biancoceleste sono riusciti in 100 secondi a ribaltare lo svantaggio iniziale e guadagnare tre punti fondamentali per la corsa all’Europa. Gli artefici, più di tutti, di questa rimonta nell’ultima partita dell’anno sono stati soprattutto Gustav Isaksen, entrato nella ripresa al posto di uno spento Felipe Anderson, e Valentin ‘Taty’ Castellanos, l’attaccante arrivato in estate per sostituire Ciro Immobile.
Ecco, il bomber più prolifico della storia della Lazio, quello che sgomita e segna con la maglia biancoceleste dal 2016, ora non è più tanto sicuro del posto al centro dell’attacco a tre di Sarri, tanto che è sempre più probabile che possa farsi ammaliare dalle sirene dell’Arabia Saudita e salutare tutti a fine stagione.
Immobile e l’Arabia Saudita, gli indizi arrivano da Lazio-Frosinone
Da centralissimo nel progetto tecnico di Simone Inzaghi, con cui è riuscito a raggiungere il record di gol in una stagione di Gonzalo Higuain, da quando Sarri siede sulla panchina della Lazio Immobile ha perso un po’ di smalto, e soprattutto di reti – quest’anno ne ha fatto tre in Champions League, contribuendo all’approdo agli ottavi di finale, e quattro in campionato, di cui solo uno segnato su azione -, motivo per il quale, appunto, per ritrovare se stesso potrebbe cedere alle avance della Saudi Pro League a giugno.
A contribuire a questa decisione c’è anche l’esplosione del Taty, che anche contro il Frosinone è stato fondamentale per i biancocelesti. Certo, l’attaccante classe 1990 di Torre Annunziata ha ancora sei mesi, e diverse partite, per riprendersi la leadership della squadra, tornando a essere il calciatore letale che i tifosi biancocelesti hanno amato nel corso del tempo, ma per ora i petroldollari e la possibilità di continuare a scrivere la storia del calcio sono dei buoni motivi per lasciare Roma senza tanti rimpianti la stagione prossima.