Leonardo Bonucci, sedotto e abbandonato dalla Roma, ha raccontato un episodio, con tanto di proposta indecente, che avrebbe potuto cambiargli la carriera
All’alba dei suoi 37 anni, che compirà il primo maggio, Leonardo Bonucci, ex difensore della Juventus e della Nazionale italiana, con le quali ha vinto tantissimo in carriera, persino un Europeo da protagonista, oltre che diversi scudetti, ha ancora tantissima voglia di giocare, e quindi mettersi in mostra.
L’esperienza all’Union Berlino, in cui è approdato dopo che i bianconeri lo hanno messo quasi fuori rosa, è quasi arrivata al capolinea, tanto che per lui si è parlato anche di un ritorno in Italia – nelle file della Roma, che poi ha deciso di scaricarlo perché i tifosi non erano troppo entusiasti del suo approdo nella squadra di José Mourinho -, e sta cercando un’altra società in cui possa mettere in campo il bagaglio di una vita passata sui rettangoli verdi di tutto il mondo.
Lo stesso bagaglio che, come ha raccontato in una recente intervistata al ‘The Sun’, qualche anno fa lo avrebbe potuto portare a essere parte di una delle squadre più vincenti della storia recente della Premier League, il Manchester City, fresco vincitore del Mondiale per club contro la Fluminense, schiantata in finale con un rotondo 4-0.
Bonucci al Manchester City: la proposta shock rifiutata dall’ex 19 bianconero
“Nel 2016 – ha detto Bonucci – sono stato molto vicino al Manchester City. Avevano offerto 100 milioni ma, assieme alla Juventus, abbiamo deciso di continuare”. Per il difensore centrale, che in passato è stato anche il capitano del Milan, ma solo per una stagione, si è trattato di una scelta di cuore, infatti, non ha mai nascosto il suo amore per i colori bianconeri, a cui ha legato gran parte della sua carriera calcistica.
Difficile dire se per lui sia stata un’occasione sprecata e se con i Citizens sarebbe potuto essere ancora più vincente di quanto non sia stato rimanendo in Italia, e in particolare a Torino, fatto sta che per poter restare all’ombra della Mole antonelliana, il viterbese classe 1987 ha preferito rinunciare a tanti soldi, e come lui lo ha fatto anche la società bianconera che magari avrebbe potuto investire su un profilo sicuramente meno esperto e con meno attaccamento alla maglia di Bonucci. È andata così, insomma, e in un calcio in cui ora contano soprattutto i petrodollari, è una bella storia da raccontare.