Non si arresta la scia di lutti nel mondo dello sport, altro straziante addio: ha giocato anche in Serie A. Ecco chi è
Il 2024 inizia nel peggiore dei modi e non solo perché è pesante, quasi un bollettino di guerra, il bilancio della notte di San Silvestro: 703 interventi dei vigili del fuoco, 274 feriti e 1 morto, una donna di 55 anni uccisa mentre festeggiava in casa l’arrivo del nuovo anno da un colpo esploso accidentalmente dall’arma detenuta senza regolare licenza dal nipote, fermato dai Carabinieri per omicidio colposo e porto abusivo di arma.
Il 2024 ha appena fatto il suo ingresso e il mondo dello sport è già in lutto per la scomparsa di un suo protagonista che ha onorato lo sport che amava ai massimi livelli giocando anche in Serie A.
Insomma, il 2024 si pone in ideale continuazione con l’anno che è da pochissimo andato in archivio, caratterizzato dall’addio a tanti volti noti e meno noti dello sport, fedele compagno di milioni di appassionati nel nostro Paese e in tutto il mondo.
A titolo d’esempio, solo pochi giorni fa ci ha lasciati Antonio, per tutti ‘Totonno’, Juliano, bandiera e storico capitano del Napoli nonché il dirigente che con determinazione e abilità diplomatiche alla Henry Kisssinger spalancò le porte dell’allora ‘San Paolo’ al D10S del calcio, al secolo Diego Armando Maradona.
Grave lutto nel basket, è morto Claudio Soro: in A con le maglie di Gorizia e di Mestre
Era abituato a volare, Claudio Soro, stroncato a 68 anni da un male spietato, e ora tra le nuvole ci è andato per rimanerci per sempre: infatti, terminata l’attività agonistica come giocatore di basket, Claudio Soro è stato un pilota di linea dell’Alitalia, l’ex compagnia di bandiera oggi Ita Airways, tanto da essere conosciuto come il cestista aviatore.
Figlio di Elena Lipizer e nipote del grande violinista e compositore Rodolfo, al quale è intitolato un noto concorso di violino, Claudio Soro, come detto, è deceduto a soli 68 anni dopo aver lottato brevemente ma con coraggio e dignità contro una patologia diagnosticatagli solo la scorsa estate.
Sono i tanti a piangerlo, non solo i familiari ma anche i tifosi del Gorizia e del Mestre basket, con i cui colori ha giocato in Serie A1 e A2, rispettivamente dal 1975 al 1979 e dal 1979 al 1981, e quelli della Reyer Venezia di cui ha difeso i colori in A2 nella stagione 1983-84.
Mestre, Gorizia e Venezia, dunque, sono unite dal dolore per la prematura scomparsa del loro cestista aviatore che ora riposa tra quelle candide nuvole tra le quali era solito volare.