Il talento continua a regalare calcio spettacolo, ricordando ai tifosi della Juve le gesta di uno dei migliori calciatori italiani di sempre, Roberto Baggio
Di Roberto Baggio, nel mondo del calcio italiano (e non solo), ce n’è solo uno. Il campione della provincia di Vicenza, che è riuscito a vincere il Pallone d’oro nel 1993 dopo aver conquistato una Coppa Uefa con la maglia della Juve, infatti, non ha mai avuto, e presumilbilmente mai avrà, eguali nella storia del pallone – e non è neanche giusto fare paragoni.
Eppure, c’è qualcuno, sempre dalle parti di Torino, sponda bianconera, che potrebbe ammaliare i tifosi più o meno come ha fatto il Divin Codino. Nella partita di Coppa Italia vinta 6-1 dagli uomini di Massimiliano Allegri contro la Salernitana – che è anche la prossima avversaria della Vecchia Signora in campionato -, il quinto gol di Kenan Yildiz, giovane seconda punta turca che già si era sbloccato in Serie A con una fantastica rete contro il Frosinone, ha ricordato molto uno che aveva fatto Baggio con la maglia della Nazionale azzurra durante i Mondiali di calcio del 1990, che si sono svolti in Italia.
La serpentina dalla sinistra verso il centro, e poi lo scarico per la marcatura a chiudere sul primo palo con la quale il talento classe 2005 ha messo sotto scacco Vincenzo Fiorillo, portiere dei granata di Filippo Inzaghi, somiglia tantissimo all’azione del gol dell’Italia contro la Cecoslovacchia del 19 giugno 1990 allo stadio Olimpico.
Yildiz come Baggio, ma Allegri ci va cauto: “È giovane e deve stare tranquillo”
Probabilmente è ancora troppo presto – ha appena 18 anni – per scomodare un paragone così importante tra Yildiz e Baggio, tanto che lo stesso Allegri, commentando nel post partita la rete del turco, ha voluto buttare un po’ di acqua al fuoco: “Gol di Yildiz alla Baggio o alla Del Piero? – ha risposto il mister livornese -. È un gol che fanno i grandi giocatori. Lui è un ragazzo giovane e deve rimanere tranquillo”.
Tranquillo o meno, i social sono impazziti per il gesto tecnico della seconda punta della Juve che, appunto, è stato accostato anche ad Alessandro Del Piero, una leggenda da quelle parti, e infatti se lo coccolano e se lo godono. Di tempo, per esplodere e magari superare chi l’ha preceduto, ne ha a sufficienza, serve solo continuare a giocare, e ammaliare chi il calcio lo ama. Proprio come fece Baggio con il pallone tra i piedi.