La Ferrari sembra essere partita nel modo giusto in questo 2024 e l’ultima notizia non può che mandare in estasi i suoi tifosi
Frederic Vasseur ha sempre detto che il grande obiettivo per il prossimo anno è quello di avvicinarsi sensibilmente alla Red Bull e a quanto pare i primi dati lasciano ben sperare. Il responso reale si avrà però solo in Bahrain.
La fine del campionato 2023 di Formula 1 aveva già mostrato una Ferrari in crescita, in grado di dire la sua contro Mercedes e McLaren e seconda solo alla Red Bull. Le piazze d’onore conquistate alle spalle di Verstappen da Charles Leclerc a Las Vegas e Abu Dhabi sono lì a corroborare queste sensazioni. Vasseur ha sempre voluto mantenere un profilo basso, per evitare che si creassero falsi entusiasmi come avvenuto prima della passata stagione.
Ovviamente l’obiettivo per il 2024 è quello di essere il più vicini possibile alla concorrenza, in modo da consentire a Leclerc e Sainz di giocarsela ad armi pari in pista. Per avere un effettivo riscontro di quanto siano migliorate le vetture bisognerà attendere il prossimo 21 febbraio, quando si aprirà la tre giorni di test sul circuito di Sakhir. Sarà come di consueto l’unica occasione di provare le monoposto prima dell’inizio del Mondiale, sempre in Bahrain il 2 marzo (di sabato per il ramadan). La Ferrari, che presenterà la propria vettura il 13 febbraio, conta di arrivare al meglio già per l’avvio di stagione.
Ferrari, la nuova monoposto parte con il piede giusto: è già 7 decimi più veloce al simulatore
La prima buona notizia proveniente da Maranello relativa al progetto 676 è legata al superamento al primo tentativo del crash test del telaio (la Red Bull lo ha dovuto ripetere). Ma la cosa più incoraggiante sembra essere la velocità di base di questa monoposto, che secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, pare essere già 7 decimi avanti rispetto a quella del 2023.
Attenzione, il riferimento sarebbe preso sul finale di stagione dello scorso anno, in cui la Ferrari aveva già compiuto un sostanziale miglioramento. Chiaramente si parla solo di dati al simulatore e servirà la controprova della pista per capire se stiamo parlando della verità. Di certo se il buongiorno si vede dal mattino, la Rossa si è alzata con il piede giusto.
Tra l’altro sembra che dietro la progettazione aerodinamica della vettura ci sia la mano di Rory Byrne, capo ingegnere ai tempi di Michael Schumacher e rimasto consulente tecnico in tutti questi anni. Vasseur gli ha chiesto una mano per migliorare con l’effetto suolo e vedremo se il genio sudafricano avrà colto ancora una volta nel segno.