Il girone di ritorno potrebbe essere l’esame decisivo per salvare la stagione arbitrale in Italia, ne abbiamo parlato in esclusiva con l’ex direttore di gara Graziano Cesari.
Gli arbitri sono nella bufera, le polemiche degli ultimi giorni aumentano così il dibattito in Serie A. L’opinione di Graziano Cesari, volto di Sport Mediaset, apre così a più punti di vista interessanti sull’argomento.
La Serie A è già tornata in campo, gli arbitri avranno una grande pressione in questo weekend. Le parole del designatore Gianluca Rocchi hanno aumentato il dibattito sulla condizione dei direttori di gara in campo, ma anche su quanto accaduto al Var nelle prime diciannove giornate del torneo.
Il bilancio non può dirsi positivo, gli errori sono stati evidenti in almeno otto casi, come ammesso proprio dai vertici italiani. Come migliorare la situazione in Italia? Il pensiero di Graziano Cesari sposa in pieno quel miglioramento propositivo che tutti gli sportivi attendono ormai da tempo.
Sistema Var da cambiare, ecco le proposte di Cesari
L’ex arbitro internazionale Graziano Cesari è intervenuto in esclusiva per Controcalcio, le sue proposte arrivano nell’ottica di un perfezionamento collettivo per offrire ai tifosi il massimo dello spettacolo in campo. Cesari ha ammesso come una maggiore tranquillità in campo possa portare solo benefici: “In Italia c’è ormai un clima da far west o da corrida”, ma ha anche tirato le orecchie alla classe arbitrale. Otto errori così palesi non sono tollerabili: “Sono indifendibili, gli arbitri devono sbagliare di meno. È un numero molto alto quello che è stato attestato”.
Il problema dei troppi errori sta influenzando il campionato, urge una soluzione immediata: “Gli errori stanno minando alla credibilità e all’esperienza stessa di questo sistema, che è applicato già da tanti anni nel campionato italiano. Non è un sistema al suo esordio, dopo tante stagioni per quali motivi capitano situazioni così grossolane con il Var? O ci sono persone superficiali nel valutare questi episodi, oppure non lo sanno fare, qualcosa non va”.
L’esperienza di Cesari permette così anche di proporre soluzioni innovative, l’ex arbitro per primo aveva proposto di inserire in sala var un ex atleta professionista aiutare sui casi più difficili da valutare in campo: “Allargando il concetto, un ex calciatore è necessario, perché saprebbe – ad esempio – valutare se qualcuno in campo simula”.
Un’altra idea riguarda la chiamata dalle panchine regolamentata (e in toni molto più soft rispetto a quelli attuali), nonché la possibilità di amalgamare un gruppo solido per i match: “Si potrebbero organizzare dei sestetti fissi per ogni gara, in modo da evitare anche qualche protagonismo di troppo tra var e arbitro in campo. Una coesione maggiore permetterebbe di gestire gli incontri con molta più efficacia”.