Dichiarazioni forti sulla morte di Diego Armando Maradona e una accusa pesante: la scomparsa del ‘Pibe de Oro’ si poteva evitare
Sono passati più di tre anni dalla morte di Diego Armando Maradona e il suo ricordo non si spegne nel cuore dei tanti che l’hanno applaudito e amato nel corso della sua carriera. I tifosi di Napoli, Argentina e non solo conservano intatto il culto della leggenda del ‘Pibe de Oro’, con un velo di tristezza ma celebrando sempre la figura del calciatore più grande di tutti i tempi, che ha rappresentato anche molto altro, che si fa ancora fatica a descrivere.
Era il 25 novembre 2020 quando Maradona lasciava un vuoto incolmabile nel mondo del calcio e degli appassionati. A 60 anni, l’ex fuoriclasse lasciava questa terra, portando con sé la sua figura mai banale, discussa e divisiva per certi aspetti. Anche dopo la sua morte, però, le polemiche che lo hanno riguardato in vita non si sono spente.
E’ di pochi giorni fa la notizia dell’assoluzione dal reato di evasione fiscale che gli era stato contestato al momento dell’addio calcistico all’Italia, all’inizio degli anni Novanta. Ci sono volute trent’anni per avere giustizia da questo punto di vista. E ancora giustizia chiede la sua famiglia, per quanto concerne la sua morte, sulla quale ci sono ancora punti oscuri. L’accusa che arriva dai suoi cari è molto grave: Maradona, di fatto, sarebbe stato ucciso.
Morte Maradona, il figlio all’attacco: “Lo hanno ammazzato, non è giusto”
Lo grida a gran voce suo figlio, Diego Armando Maradona Junior, che manifesta il proposito di continuare a battersi finché avrà fiato per fare chiarezza sulla scomparsa del padre. In una intervista a ‘Verissimo’, il 37enne ha rilasciato accuse molto dure.
“Papà è stato lasciato al suo destino, poteva salvarsi – ha affermato – Lo hanno ammazzato, è una perdita che non ho mai accettato e che forse non accetterò mai. Non è stato giusto non potergli dire addio. Non era il momento giusto perché se ne andasse. Dopo l’operazione che aveva avuto poco prima di morire, rideva e scherzava, stava bene. Ho promesso che fino all’ultimo giorno della mia vita lotterò per avere giustizia”. Senza scendere nei dettagli, spiega ancora: “C’è una inchiesta in corso e non è compito mio dire chi sia stato. Ho un’idea ma la tengo per me, speriamo che la giustizia argentina faccia chiarezza”.