L’Inter, da campione d’inverno, ha dominato contro il Monza, ma non è tutto rose e fiori perché qualcosa potrebbe cambiare a livello di proprietà
Ormai è certo: la squadra di Simone Inzaghi ha scelto qual è la strada da intraprendere in stagione. In campionato, l’Inter deve vincere tutte le partite, non sono ammessi passi falsi, in Champions League la stessa cosa, ma se ne parlerà dopo gli ottavi di che cosa ne sarà, fuori dalla Coppa Italia.
Il cuscinetto dello scorso anno per non finire la stagione senza trofei non c’è più: i nerazzurri devono agguantare la seconda stella. Perché lo farebbero prima del Milan e perché leverebbero la soddisfazione alla Juve di levargliela. I primi sono stati spazzati via, e possono concorrere solo per l’Europa League, i secondi, complice il fatto che abbiano solo un impegno alla settimana – più il torneo nazionale che finora non ha le ha creato grossi grattacapi – ci saranno, invece, fino alla fine, per utilizzare un’espressione cara ai bianconeri.
Le cose vanno bene, e la dimostrazione concreta è stata data in campo dagli uomini del piacentino: contro il Monza, già nei primi minuti, l’Inter ha aggredito gli avversari, e al fischio finale un 1-5 ha spento anche polemiche su eventuali aiutini da parte degli arbitri, che invece sono stati il pane quotidiano dopo il Verona, e dopo essere diventati campioni d’inverno. Eppure, anche in questo clima fantastico, c’è qualcosa che non va per la Benamata, e riguarda la sua proprietà.
Per acquistare l’Inter potrebbero servire ‘solo’ 600 milioni
A maggio, infatti, scade il pagamento del prestito che Oaktree, un fondo di investimento statunitense, aveva fatto arrivare alla famiglia Zhang. Se i cinesi, che amministrano tramite una controllata più dei due terzi delle quote dell’Inter, non dovessero riuscire a saldare il debito, la società passerebbe di diritto a loro, che poi dovrebbero decidere che farne: tenerla o rivenderla.
Prima, però, un perito indipendente deve capire se il debito è inferiore al valore della proprietà al momento del passaggio di consegne, in caso lo fosse dovrebbe pagarne la differenza. Ma questo potrebbe non essere un problema per Oaktree, piuttosto lo sarebbe per Steven Zhang.
Se, infatti, il valore della Benamata venisse stimato intorno ai 400 milioni che deve al fondo, il presidente la perderebbe a zero, in caso il numero fosse più alto, riuscirebbe a portare a casa qualcosa, ma non sarebbe mai come vendere una società sana. Vincere in Italia, e magari anche all’estero, è un ottimo modo, però, per portare il prodotto Inter a valere sempre di più. Infatti, secondo le stime del Corriere dello Sport, il club nerazzurro potrebbe valere ‘solo’ 600 milioni di euro, quasi la metà rispetto a quanto chiedeva Zhang fino a qualche settimana fa. Chissà, però, come andrà. Ci sono anche le Final four della Supercoppa in settimana, a Ryad. E c’è la Lazio, di Maurizio Sarri.