Romelu Lukaku e l’Inter non si sono lasciati per nulla bene e i rapporti tra il belga e il suo ex allenatore, Simone Inzaghi, restano incrinati: la dimostrazione è arrivata anche nelle ultime ore
Ci sono amori, nel mondo del calcio e non solo, che iniziano alla grande e poi finiscono molto male, senza possibilità di ritorno. È proprio quello che è successo tra Romelu Lukaku e Simone Inzaghi.
Sembra passata una vita da quando il bomber belga era leader e simbolo in campo dei nerazzurri, durante la gestione di Antonio Conte. Poi è arrivato il Chelsea, l’ennesimo flop in Premier League e, infine, la voglia di rinascita, affidata totalmente dal gigante ex Everton al ritorno a Milano. Nonostante il feeling con Inzaghi ci fosse già in partenza – testimoniato da una sfilza di contatti tra i due anche prima del trasferimento -, le cose sono andate decisamente male.
Lukaku non ha mai trovato continuità fisica nella sua seconda esperienza con l’Inter ed è stato relegato a ruolo di riserva di lusso, alle spalle di Edin Dzeko e Lautaro Martinez. Un’evidenza che il centravanti ora alla Roma non ha accettato, prendendo malissimo anche il ruolo di subentrante nella finale di Champions League, dove è stato il peggiore in campo. Il resto è storia e ha portato al tradimento e al trasferimento alla Roma, dopo aver flirtato con Milan e Juventus. Ora, però, arriva una nuova ripicca proprio nei confronti di Inzaghi.
Lukaku non dimentica: la vendetta stavolta è diretta contro Inzaghi
Il percorso fino alla finale di Champions non può essere dimenticato e proprio in questi giorni si votano ‘The Best Fifa 2023’, appunto per premiare i migliori della scorsa stagione. Inzaghi è candidato tra i migliori allenatori, ma ha dovuto fare i conti con l’ennesimo sgarbo di Lukaku.
L’attaccante risulta tra i votanti, dato che è il capitano del Belgio, e ha escluso proprio il suo ex tecnico all’Inter tra le sue preferenze, nonostante facesse parte di quel gruppo e venisse allenato dall’ex Lazio. I re della panchina nel 2023 per lui sono stati nell’ordine Guardiola, Xavi e Spalletti, non Inzaghi, ed è un suo diritto scegliere in questa maniera, ma senza pretendere che non venga letta come una vendetta in piena regola.
In compenso, la guida tecnica dell’Inter è stata votata da Spalletti, Mancini e Calhanoglu, in quanto capitano della Turchia. Questione di riconoscenza, ma non per Lukaku.