La Roma non sta vivendo un momento felice della sua stagione. A pagare potrebbe non essere solo Mourinho: l’annuncio è arrivato in diretta
José Mourinho è stato scelto dalla Roma come il condottiero che avrebbe dovuto guidare i giallorossi, in campo e fuori, in un nuovo ciclo di successi, dopo tanti anni passati in sordina, senza riuscire a raggiungere il livello auspicato.
Eppure, dopo la conquista della Conference League che sembrava poter essere il primo passo di una crescita esponenziale per i capitolini e un’Europa League sfiorata, qualcosa sembra essersi rotto. È questione di alchimia, certamente, un po’ anche di composizione della rosa e alcune responsabilità le ha di certo l’allenatore portoghese, che spesso si è concentrato più sugli arbitri che sui reali difetti della squadra sul campo, almeno a livello mediatico.
Sta di fatto che a metà stagione e con il quarto posto che si fa sempre più lontano, la misura sembra colma, dopo i duri ko contro la Lazio in Coppa Italia e il Milan in Serie A. Di conseguenza, è arrivata la scelta pesantissima dell’esonero dell’ex Inter, ma potrebbe non bastare a risollevare un’annata in cui non mancano di sicuro le difficoltà. E, quindi, c’è chi dà anche uno sguardo al futuro.
La rabbia esplode in diretta: “Devono essere pronti ad andare via”
La furia dei tifosi romanisti non si placa, come è comprensibile, e ne abbiamo avuto prova anche durante la diretta di Controcalcio su Twitch, in cui i rappresentanti del club della capitale non hanno proprio preso bene l’ennesimo insuccesso.
Le polemiche, però, non riguardano solo Mourinho, ma anche gli attori in campo, i calciatori che non stanno facendo bene nella Capitale. Asso di Roma, proprio per loro, non regala parole gentili: “È giusto che l’allenatore debba pagare perché si è toccata la crosta terrestre e non il fondo, ma i calciatori che non seguono Mourinho non pensassero di essere meglio”, ha iniziato.
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“C’è qualcun altro che deve restare pronto con la valigia e andare via. Chi vi manda in campo deve pagare, ma un mea culpa lo devono fare anche loro. Ancora nessuno parla, ancora c’è silenzio”, ha concluso Asso, con il volto spiritato di chi proprio non ne può più. E siamo certi che sia lo stesso spirito di molti tifosi giallorossi, che ora pretendono un’inversione di marcia da chi può decidere le partite con il pallone tra i piedi, non solo dal vecchio allenatore o da chi sta arrivando.