Gli stravolgimenti nel mondo Roma proseguono: dopo l’esonero di Mourinho a rischio i soldout, e lui chiede i danni d’immagine alla società
Roma, sponda giallorossa, è una piazza che bolle. L’esonero, con effetto immediato, di José Mourinho ha creato una scollatura con una parte della tifoseria. Quella che ha sempre seguito lo Special One, da Setubal. L’uomo che ha riportato un trofeo alla Roma, che mancava dal 2008, è stato il primo internazionale.
E l’anno dopo si è avvicinato a fare la doppietta, ma in Europa League. L’uomo, però, dicono altri, che non stava più facendo giocare a calcio la squadra, senza considerare gli infortuni ovviamente, e che ha perso quattro derby contro la Lazio su sei, vincendone solo uno, al primo anno.
Una mazzata, che fa rima anche con un nono posto in campionato, sedicesimi contro il Feyenoord e l’uscita dalla Coppa Italia.
E quindi l’entrata in scena di Daniele De Rossi, che traghetterà fino a fine stagione, e poi chissà. L’uomo che ha il compito di capirla, quella piazza. Arrivare, almeno dal punto di vista economico, a eguagliare il tecnico portoghese, comunque sia il re dei sold out sulla panchina della Roma, sarebbe perfetto, ma quello che ci si augura è che arrivino i risultati, con i giocatori che avrà a disposizione, e gli infortuni. Ecco, l’entusiasmo sarà lo stesso?
Mourinho chiede i danni d’immagine alla Roma per l’esonero
Difficile capirlo. Gli umori della città, al netto dei biancocelesti, sono diversi: l’attesa viene vissuta con felicità, perché uno di loro è seduto su quella panchina, che è difficile, ma anche con un po’ di timore, proprio perché è difficile. E sui social, dell’ironia si sta facendo.
Chi non scherza, o per lo meno così dicono dalla ‘Gazzetta dello Sport’, è proprio Mourinho. Il modo in cui i Friedkin – che saranno presenti allo stadio per la partita contro il Verona (all’andata si era perso) per la prima di De Rossi – l’hanno trattato, non è piaciuto all’eroe del triplete con l’Inter, tanto che avrebbe chiesto il pagamento per i danni d’immagine alla società giallorossa tramite i suoi legali.
Sempre secondo il quotidiano, Lina Souloukou, ceo del club, avrebbe deciso di non partecipare al Globe Soccer di Dubai proprio per risolvere con il tecnico portoghese e il suo entourage senza dover passare dai tribunali.