La Supercoppa italiana sta creando dei malumori, e ne hanno parlato anche in diretta con dichiarazioni piuttosto forti
La finale di Supercoppa italiana, la prima con la formula delle Final Four, ci ha restituito la stessa finale che si sarebbe giocata con il precedente format, ma in Arabia Saudita. Se Inter-Lazio, vinta dagli uomini di Simone Inzaghi con un rotondo 3-0 firmato da Marcus Thuram, Hakan Calhanoglu e Davide Frattesi, è stata un successo di pubblico, almeno allo stadio, non si può dire lo stesso di Napoli-Fiorentina, l’altra semifinale che metteva di fronte la vincitrice dello scudetto dello scorso contro la squadra che ha giocato la finale, perdendola, di Coppa Italia.
A Riad il pubblico era quasi del tutto assente, solo 9mila spettatori. Le inquadrature che ci hanno regalato raccontano un impianto grande, ma vuoto. Il ritmo visto in campo era quello di giocatori stanchi, dal viaggio e dai tanti impegni tra cui è stato inserito un viaggio, appunto, che ha li ha portati anche lontani dai tifosi.
C’è chi ha detto che gli arabi, quando hanno sborsato fior di quattrini per organizzare la Supercoppa, pensavano che dovessero arrivare Juventus e Milan, ma là, nella terra in cui il calcio sta attecchendo con lentezza nonostante gli investimenti, sono arrivate, appunto, gli azzurri che adesso sono guidati da Walter Mazzarri, e la Viola, che ha perso la terza partita importante di fila in soli sei mesi. Anche a Controcalcio si è parlato di questo.
Enerix e Damiano Er Faina hanno commentato la mancanza di pubblico sugli spalti
Per Enerix, spalla del padrone di casa, Damiano Er Faina, lo spettacolo che (non) è stato regalato sugli spalti, al di fuori di uno striscione, degli arabi che vestivano la maglia del Napoli, contro la Lazio, è stato una sorpresa. “Non pensavo ci fosse così poca gente. Quando ho visto così pochi tifosi – ha detto -, mi sono vergognato”.
Subito pronta la risposta dell’influencer romano che ha specificato che “onestamente, 9mila persone paganti è un dato ridicolo”. Per lui, gli arabi dovrebbero pagare la gente per andare allo stadio – una provocazione ovviamente. Una cosa successa, si diceva, in Qatar per i Mondiali, quando stuoli di figuranti andavano a riempire degli impianti costruiti nel deserto da bangladesi sottopagati e che hanno rischiato la vita – qualcuno l’ha persa veramente, e sono tanti – nel silenzio, ma non di Amnesty International.
Ora non ci sono più solo loro, che pure hanno puntato il dito contro la Supercoppa, ma c’è anche Jordan Henderson è tornato in Europa dopo neanche sei mesi passati in Saudi Pro League, Karim Benzema potrebbe farlo a giugno. Segnali che il sistema forse non regge neanche così: lo stadio era praticamente vuoto. Le casse saranno piene, ma solo dei club. E chi per loro.