Panchina traballante per un tecnico finito già nell’occhio del ciclone per i risultati stagionali ritenuti deludenti.
Quello dell’allenatore è un compito tanto affascinante quanto spesso ingrato. Il tecnico infatti è sempre il primo a essere messo in discussione, d’altronde è più facile cambiare un mister che l’intera squadra, è una delle leggi del calcio. Ecco quindi che servono i risultati per potare avanti i progetti e il lavoro di un gruppo.
Quando i risultati non arrivano, partono allora i dubbi e le riflessioni. Ne sa qualcosa quest’anno il Barcellona, che non sta riuscendo a mantenersi sugli standard che ci si sarebbe aspettati in estate. La vittoria della Liga infatti aveva fatto pensare alla nascita di un nuovo ciclo per i blaugrana, la situazione però sembrerebbe essere diversa.
Complici anche i ben noti problemi finanziari del club, il calciomercato non ha regalato tutti i colpi che sarebbero stati necessari per completare la rosa. Gli innesti sono stati comunque di spessore, basti pensare a Gundogan a zero o a Joao Felix in prestito, ma sono mancati quei due colpi sensazionali per riuscire a creare una corazzata inaffondabile.
Senza un trofeo sarà fallimento, lo conferma l’allenatore
Ecco quindi che, complici gli infortuni, Xavi sembra essere andato in difficoltà. Con Gavi ko gli azulgrana, ne avrà fino alla prossima stagione, non hanno più quell’estro e quel talento che spesso ha fatto la differenza. I catalani sono un po’ in panne su quasi tutti i fronti. In campionato la vetta dista ben otto punti, con la sorpresa Girona e il Real Madrid che viaggiano spedite.
In Champions League il girone è stato abbastanza semplice, con Anversa, Porto e Shakhtar Donetsk che non potevano impensierire i blaugrana. Ora ci sarà il Napoli, un avversario già più ostico ma a sua volta in netta difficoltà in questa stagione. A far scoppiare dei malumori che già serpeggiavano ci ha pensato la Supercoppa. Una sconfitta pesantissima quella rimediata nel Clasico con il Real Madrid. Un 4-1 che ha messo tutti in discussione.
Lo stesso Xavi si è sentito tirato in mezzo. Ora c’è una sfida in Coppa del Re che dovrebbe essere semplice (almeno sulla carta) contro l’Unionistas. La tensione nella conferenza stampa prepartita però era palpabile e il discorso del tecnico è stato chiaro: o arriva uno dei tre trofei per cui è ancora in corsa il Barcellona o ci sarà la concreta possibilità di dimissioni.
Auto ultimatum pesante, che però conferma le ambizioni del Barcellona e inevitabilmente una bandiera come Xavi non può che essere pregna degli stessi ideali. Bisogna vincere qualcosa, la filosofia di gioco deve permettere di superare le difficoltà, altrimenti la stagione si può considerare fallimentare. Solo così si può aprire un ciclo in terra catalana e il tecnico ne è perfettamente consapevole.