Maignan, Balotelli e gli altri: tutti gli episodi vergognosi di razzismo più recenti

Il caso Maignan riapre una brutta pagina per il calcio italiano, il problema del razzismo non è stato ancora debellato dagli stadi.

Gli ululati a Maignan sono stati la pagina peggiore di questo weekend calcistico. Il portiere francese del Milan ha già ricevuto la solidarietà di tutta la Serie A.

Episodi razzismo in Serie A
Mike Maignan è solo l’ultimo bersaglio dei razzisti (ansa foto) – controcalcio.com

Il razzismo nel calcio italiano continua a essere una piaga che allontana la gente dallo stadio. Colpisce i calciatori in campo e – di certo – non è uno spettacolo edificante per quanti vorrebbero investire concretamente nel rilancio della Serie A. Il 2024 registra ancora casi vergognosi, l’ultimo calciatore colpito in ordine di tempo è stato Maignan nella gara di Udine, la sua amarezza è stata evidente.

Il portiere francese non è l’unico a essere colpito dall’idiozia dei pseudo tifosi, il calcio italiano ha purtroppo una lunga sfilza di top player invisi solo per il colore della pelle o per le proprie origini.

Maignan non è solo: i casi più eclatanti in Italia

Mario Balotelli in Serie A è stato protagonista di grandi colpi, lunghi pause ma soprattutto dei commenti razzisti in alcuni stadi d’Italia. In particolare, due episodi clamorosi sono accaduti nello stesso impianto a distanza di una decina d’anni. Balotelli fu colpito dai buuu razzisti dei tifosi del Chievo Verona, successe di peggio in seguito. Giocando col Brescia, divenne il bersaglio dei tifosi del Verona nel novembre 2019 e la reazione del bomber portò all’interruzione provvisoria del match: pagine davvero inqualificabili da commentare.

Balotelli e altri colpiti da razzismo
Mario Balotelli affranto a Verona nel 2019 (ansa foto) – controcalcio.com

Non è il solo ex milanista a essere il bersaglio dei razzisti, nel corso degli anni c’è un lungo elenco da dover registrare. In passato furono clamorosi i casi di Winter della Lazio, di Zoro del Messina e Koulibaly nella San Siro nerazzurra, ci fu però una protesta ancor più eclatante a far discutere: Kevin Prince Boateng scagliò un pallone in tribuna nell’amichevole Pro Patria-Milan. Romelu Lukaku, invece, fu il bersaglio della tifoseria bianconera e cercò di zittirla con un gol pesantissimo in Coppa Italia nella scorsa stagione.

Il calcio italiano comunque sembra ancora non levarsi di dosso questi casi, poche mele marce fanno molti danni all’interno della Serie A. Gli episodi emergono – con non rara frequenza – un po’ dovunque, e non soltanto per semplici questioni cromatiche. Nelle scorse settimane i tifosi della Juve sono rimasti colpiti dagli insulti ricevuti da Dusan Vlahovic, spesso era offeso il compianto Sinisa Mihajlovic a causa delle sue origini. Le pene, come da disposizione dell’Uefa, sono state inasprite per episodi del genere, è giunto il tempo di chiudere qualche stadio e dimostrare – concretamente – come si possano applicare i nuovi regolamenti senza più indugiare.

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